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FOL. |
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DOR. |
Portalo via, la testa ho riscaldata un poco. |
CON. |
Non vel dissi, signora, che l'aria è riscaldata? |
DOR. |
No, non è ver. Poc'anzi sentivami gelata. Ma riscaldarmi io sento, amabil cavaliere, Dalle vostre parole dolcissime, sincere. |
FOL. |
(Si scalda molto presto). |
DOR. |
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FOL. |
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DOR. |
Conte, cosa ne dite? Fa tutto per dispetto. È possibile mai, s'io dico una parola Che soddisfar mi vogliano neanche una volta sola? Anch'io tant'altre cose per compiacer sopporto: Per desinare in sala credo non saria morto. Conte, voi per mia parte dite al suocero mio, Che s'ei non viene in sala, sto nel mio quarto anch'io. Son buona, son discreta fino ad un certo segno, Ma se mi fanno un torto, colla ragion mi sdegno. Voi che mi conoscete, ditegli a aperta ciera, Ch'io son, come mi vogliono, e docile, ed altiera; E che se i lor dispetti mi fan venir la rabbia, Dirò anch'io: chi la pace non vuol, la guerra s'abbia. (parte) |
FOL. |
(Che tu sia benedetta!) |
CON. |
(Non mi credeva mai Di faticar cotanto; ma ho guadagnato assai. |
FOL. |
(Io starei giorno e notte ad ascoltarla attento: Che giovane di garbo! che bel temperamento! Crediam che ve ne siano dell'altre come lei? |