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ATTO TERZO
SCENA OTTAVA Foligno e due altri Servitori con i piatti caldi, e detti
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Foligno e due altri Servitori con i piatti caldi, e detti.
FOL. |
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DOR. |
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FOL. |
Di servir in tre piatti, per via del forastiere. |
DOR. |
Bella foresteria che al cavalier voi fate! |
CON. |
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FER. |
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DOR. |
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CON. |
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FER. |
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DOR. |
Non signore; alla moda dobbiamo uniformarci. Lascia il salame in tavola. Porta il resto in cucina. (Foligno leva due piatti, e li dà ai Servitori) |
FER. |
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CAM. |
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RIN. |
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DOR. |
Come! in questa mattina |
FER. |
Non vuò che quei bricconi, che vi han perso il rispetto |
DOR. |
Chiamateli. Che vengano in tavola a servire. (ad un Servitore che parte) |
FER. |
Ma perché li volete?... |
DOR. |
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CON. |
Pensa ben la signora, opera da sua pari; |
DOR. |
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CON. |
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RIN. |
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DOR. |
No, no, sedete qui. |
RIN. |
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DOR. |
Si pratica così. |
CAM. |
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FER. |
Io dunque... |
DOR. |
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FER. |
Ma perché non volete quel povero infelice? (accennando Rinaldo) |
DOR. |
Ecco, tosto ch'io parlo, ciascun mi contradice. Che dite voi del suocero? non può veder la nuora. (al Conte) |
FER. |
No, Dorotea carissima, il suocero vi adora. |
DOR. |
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CON. |
Voi avete una mente, Che da sé può discernere assai felicemente. |
DOR. |
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FER. |
Non fo per rifiutarlo, Ma non ho denti in bocca bastanti a masticarlo. |
DOR. |
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FOL. |
Mia signora. |
DOR. |
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FER. |
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DOR. |
Eccolo a contrariarmi. In sì picciola cosa nemmen vuol soddisfarmi? |
CON. |
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FER. |
Mi dia un colpo alla prima, se mi vuol veder morto. |
DOR. |
La vecchiaia è la madre della malinconia; |
CAM. |
Che l'aria dell'inverno sul collo non mi piace. Se il freddo vi diletta, godetevelo in pace. (parte) |
DOR. |
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CON. |
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RIN. |
Di grazia, compatitela; Camilla fu avvezzata A vivere dall'aria difesa, e ritirata. Anch'io, per dire il vero, l'aria soffrir non soglio Ma sto qui, non mi parto. |
DOR. |
Andate; io non vi voglio. |
RIN. |
Ma perché? |
DOR. |
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RIN. |
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CON. |
La signora non parla senza la sua ragione, E un torto a lei commette chi al suo voler si oppone. Un marito discreto, che peni a disgustarla, Si alza immediatamente, se ne va via, e non parla. |
DOR. |
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RIN. |
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DOR. |
Udiste il suo consiglio? Provate a secondarlo. (a Rinaldo) |
RIN. |
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DOR. |
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CON. |
Che gli altri in poco tempo si cangieranno ancora. Veggo che il mio sistema inutile non è. Lasciatemi operare, fidatevi di me. |
DOR. |
Della vostra prudenza assicurata io sono. A voi cogli occhi chiusi mi arrendo e mi abbandono. Se gli altri mi diranno che il sole è risplendente, Credere che sia tale saprò difficilmente. |
CON. |
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DOR. |
Che ho da far di costoro? |
CON. |
E se sono innocenti, tenerli e compatirli. |
DOR. |
Andiam nella mia camera a finir di pranzare. (al Conte) (Questo freddo, per dirla, non si può sopportare). (da sé) |