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BEAT. Oh, siete venuta a sturbarci.
ROS. Bene, signora, io torno via. (in atto da partire)
FLOR. Non signora, non partite, giacché per grazia della vostra signora madre ho l’onore di riverirvi.
ROS. Obbligatissima. Le son serva.
BEAT. Avete finita la vostra manica?
BEAT. Potete andare a finirla.
FLOR. Orsù, io vedo che a quest’ora la mia visita è a lor signore d’incomodo. (s’alza) Partirò per lasciarle in libertà.
BEAT. Fermatevi: ho da parlarvi.
FLOR. Ma se per me fate partire la signora Rosaura, io non voglio certamente commettere questa mala creanza. Ho troppo rispetto per chi dipende da voi. (S’ella non resta, io parto). (da sé)
BEAT. Via, quand’è così, Rosaura, restate.
FLOR. Favorite, accomodatevi. (offre la sua sedia a Rosaura)
BEAT. No, no, qui dovete star voi. (a Florindo)
FLOR. Come comandate. Ecco, signora, un’altra seggiola. (va a prender una sedia, la dà a Rosaura che siede, e Florindo resta nel mezzo)
ROS. (Che giovine compito! Mi piace tanto). (da sé)
BEAT. Signor Florindo, tornando al nostro proposito, di che condizione vorreste che fosse la vostra sposa?
ROS. Si fa sposo il signor Florindo?
FLOR. Mi farei sposo, se trovassi chi mi volesse.
BEAT. Oh, troverà, troverà. Badate a me. M’immagino la vorrete di condizione eguale alla vostra.
FLOR. Sì signora, io non voglio né alzarmi, né abbassarmi.
FLOR. Ma se non la trovo... (verso Rosaura)
BEAT. Eh, badate a me. Circa la dote? (a Florindo)
ROS. Mia madre ha avuto dodicimila ducati di dote, non è vero? (a Beatrice)
BEAT. Bisogna vedere come anderà la lite del fidecommisso. Della mia dote sono padrona io. Sentite, io ho avuto ottomila ducati. Ma che! Ho sempre maneggiato io; ho il morto e nessuno lo sa. (piano a Florindo)
FLOR. La dote, come dicevo, non è il primo oggetto delle mie ricerche. Mi premerebbe trovare una sposa che mi volesse bene, che fosse di mio genio. (verso Rosaura)
BEAT. Oh se la troverà! Ascoltatemi. (a Florindo) Ragazza non la vorrete.
FLOR. Oh ragazza! Come ragazza? Vi sono delle ragazze grandi, e delle ragazze piccole.
BEAT. Voglio dire... (Non vorrei...) (da sé) Per esempio, di che età la vorreste?
FLOR. Eh, che so io? Così... (verso Rosaura)