IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
BEAT. Vien qui, Corallina, sin tanto che Rosaura si spoglia, narrami come la cosa è andata.
COR. Oh che imbroglio! Non vi voleva altri che io a uscirne con onore.
BEAT. Lelio dunque è innamorato di Rosaura?
BEAT. Indegno! temerario! Far un’azione simile ad una casa onorata? Che cosa ha detto a Rosaura?
COR. Ha principiato a dirle belle parole, a farle degli scherzetti.
BEAT. Ed ella?
COR. Ed ella... Lo sapete com’è fatta; s’accomoda facilmente. Ma io! subito: Tacete, bassi quegli occhi, giù quelle mani. Oh, se non era io!...
BEAT. Manco male: tu sei una giovine di garbo. Le ha parlato di matrimonio?
COR. E come!
COR. Oh, ella dice presto di sì.
COR. Ma io! Zitto lì! Non si parla di queste cose; l’ha da saper la signora madre. Basta; ho gridato tanto, che mi sono infiammata il sangue.
BEAT. E a Lelio non hai detto nulla?
COR. Se ho detto? Se ho detto? Vorrei che mi aveste sentita. Gli volevo fino mettere le mani sul viso. Volete sentire che cosa ha fatto quel temerario?
COR. Una cosa che mi fa venir i rossori sul viso.
COR. Ha avuto l’ardire di offerirmi delli denari. A una donna della mia sorta?
COR. Ed io, figuratevi, gliene ho dette tante. A me denari? Non farei una mala azione per centomila zecchini.
BEAT. Brava, Corallina; conservati sempre così.
COR. Oh sì, signora, denari io non prendo. (Se sono pochi). (da sé)
COR. Poverina! Consolatela; è mortificata.
BEAT. Sì, la compatisco, è innocentissima.