IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Donna Placida, poi don Sigismondo.
PLA. |
Teme per la fanciulla! sarebbe il timor saggio, Se non lo promovesse un impostor malvaggio. Ma parla per se stesso l'uom che si finge onesto. Son tanto più in impegno di collocarla, e presto, |
Signora, compatite se vengo a importunarvi... |
|
PLA. |
Anzi mi fate onore. Vi prego accomodarvi. (siedono) |
Quei quadri che ho osservato di là, del Tintoretto, |
|
PLA. |
|
PLA. |
(Eccol dall'astrazioni al solito assalito). (da sé) |
Come vi conferisce il nuovo alloggiamento? |
|
PLA. |
|
Avete una sorella? |
|
PLA. |
|
Sì, è ver, giovane e bella. (tira fuori la tabacchiera) |
|
PLA. |
|
PLA. |
Ne prendo qualche volta, ma non son vizïata. (ne prende una presa) |
Che novitadi abbiamo delle guerre presenti? (prende tabacco) |
|
PLA. |
|
PLA. |
L'ho ancora infra le dita. |
Io mi diletto assai |
|
PLA. |
Io non ne cerco mai. |
PLA. |
Moltissimo occupata |
L'avete guadagnata? |
|
PLA. |
|
Sì, bravo. |
|
PLA. |
|
PLA. |
|
Farete in vedovanza lunghissima dimora? Non crederei: voi siete nel fior di vostra età, Non mancanvi né beni, né spirto, né beltà. Volano i giorni e gli anni; riflettere conviene, Che ogni dì che si perde, si perde un dì di bene. Quello che dice Ippocrate, considerar si deve Che lunga è cotal arte, e che la vita è breve. E lo disse Petrarca, seguendo il greco autore: Breve è la vita nostra, lunga è l'arte d'amore. Dunque, se così dissero uomini di virtù... Di che si discorreva? non mi ricordo più. |
|
PLA. |
Voi principiaste a dirmi... |
PLA. |
|
Tabacco... (vuole offerirle tabacco, poi si trattiene) |
|
PLA. |
Parmi convenïente. È nubile di età, Piena, non fo per dire, di ottime qualità. Il merto non le manca di grazia e di bellezza; Ma questo è forse il meno. Quello che in lei si apprezza È la bontà di cuore, e l'ottimo costume. Giovane che sa molto, ma tace e non presume. Ancor non ebbe in seno alcun straniero affetto. Lo sposo che le tocca, godrà un amor perfetto. |
Ma con vostra licenza, |
|
PLA. |
Della germana mia? |
Perdonate, vi prego; a un mio fattor briccone Pensava, ed ho patito un po' di distrazione. Sento quel che mi dite, ammiro i pregi suoi. |
|
PLA. |
|
Per dirla, è molto raro sentir che una sorella Sostenga che sia l'altra più amabile e più bella. Se fosser centomila, voi le porreste in sacco. Orsù, parliamo d'altro; prendete del tabacco. (le offre tabacco) |
|
PLA. |
|
Eh sì, me ne ricordo. |
|
PLA. |
|
Volete che giochiamo? volete divertirvi? |
|
PLA. |
Qui sono ancor di fresco. Ancor non mi è permesso Di far conversazione. |
Ah, mi pareva adesso (si alza) Fosser quei giorni istessi, ne' quali a voi vicino In casa dell'amico sedeami al tavolino. È ver ch'era don Claudio fastidiosetto un poco; Non intendea ragione, quando perdeva al gioco, Eh! lasciò qualche debito... io sicurtà gli fui... (Ancor ducento scudi ho da pagar per lui). (da sé, distraendosi) |
|
PLA. |
Ecco la mia germana. Chiamiamola? che dite? |
PLA. |