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   PLA. 
   | 
  
   (Certo
  don Isidoro venne a narrarmi il giusto. 
  Ma
  che don Sigismondo ami Luigia, ho gusto). (da sé) 
  Che fa il vecchio importuno? 
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   ANS. 
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   Qui, qui, signora mia; 
  Vedete il bel profitto di vostra compagnia. (a donna
  Placida, accennando donna Luigia e don Sigismondo) 
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   LUI. 
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   Venni da lui chiamata. (a donna Placida, accennando
  don Sigismondo) 
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   SIG. 
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   Domandovi perdono. 
  Secondo il concertato, da voi tornato io sono. (a donna Placida) 
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   ANS. 
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   Concerti fraudolenti! 
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   PLA. 
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   Signor, voi non ci entrate. 
  A
  comandar, se piacevi, in casa vostra andate. (a don Anselmo) 
  Resti
  don Sigismondo, resti Luigia ancora. (alli due) 
  Ci son io; voi partite. (a don Anselmo) 
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   ANS. 
   | 
  
   Non vo' partir, signora. 
  Son
  qui, son vigilante per ordin dello zio. 
  Dite quel che volete, vo' fare il dover mio. 
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   PLA. 
   | 
  
   Restate
  pur, non curo, in faccia a un testimonio, 
  Per
  una figlia nubile trattar di matrimonio. 
  Se
  un cavalier la brama, s'ella acconsente al nodo, 
  Tosto lo zio si chiami... 
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   ANS. 
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   No, non è questo il modo. 
  Io mi oppongo al contratto. 
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   SIG. 
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   Signor, con qual ragione? (adirato,
  a don Anselmo) 
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   ANS. 
   | 
  
   (Non vorrei gli venisse qualche distrazïone). (da sé,
  ritirandosi un poco) 
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  | 
   PLA. 
   | 
  
   Non parlate, sorella? (a donna Luigia) 
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  | 
   LUI. 
   | 
  
   La cosa a voi rimetto. (a donna Placida) 
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   SIG. 
   | 
  
   Se voi siete contenta... 
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   ANS. 
   | 
  
   Non si farà, il prometto. 
  Tentate a mio dispetto di superarla invano. 
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   PAO. 
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   Signora. (a donna Placida) 
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  | 
   PLA. 
   | 
  
   Chi è venuto? 
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   PAO. 
   | 
  
   È il signor capitano. 
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   ANS. 
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   (Oimè!) Basta, il vedremo. (timoroso, in atto di
  partire, sentendo l'arrivo del capitano) 
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   PLA. 
   | 
  
   Spiegatevi più aperto. (a
  don Anselmo) 
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   ANS. 
   | 
  
   Ah
  se ciò succedesse... (ammazzerei don Berto). (da sé, e parte timoroso,
  perché vede in distanza il capitano) 
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   PLA. 
   | 
  
   Germana,
  se vien gente, a ritirarvi andate. 
  Voi, se la pretendete, itene, e al zio parlate. (a
  don Sigismondo) 
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   LUI. 
   | 
  
   (Converrà
  ch'io lo pigli, se lo destina il fato. 
  Quanto più fortunata sarei coll'avvocato!) (da sé, e
  parte) 
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   PLA. 
   | 
  
   Venga don Ferramondo. 
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  | 
   PAO. 
   | 
  
   Vo ad avvisarlo subito. (parte) 
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