Ne porto delle belle.
L'istoria
è graziosa; udir se la volete,
Porgetemi
l'orecchio e non m'interrompete.
Dopo
che don Anselmo ebbe con voi quel certo
Battibuglio
rissoso, corse a trovar don Berto.
Disse
che donna Placida volea darvi marito,
Ch'era
don Sigismondo un pessimo partito,
Che
alfine una nipote dal zio dovea dipendere,
E
che l'arbitrio in questo vi si dovea contendere.
Don
Berto che in sua vita non disse mai di no,
Dissegli:
Sì signore, io lo contenderò.
Soggiunse
don Anselmo: Alla figliuola audace
Si
vede che lo stato di libera non piace.
Onde
di collocarla dee accelerarsi il dì;
Don
Berto, maritatela. Ed egli: Signor sì.
Per
sé voleva chiedervi il celebre volpone,
Ma
avea nello scoprirsi non poca soggezione.
Disse:
Lasciate fare, che il ciel provvederà;
Ritroverò
un partito che a lei si converrà.
Per
zelo d'amicizia di faticar prometto.
Mi
permettete il farlo? Ed ei: Ve lo permetto.
In
questo, a noi si vede venir don Sigismondo;
Appena
ci saluta, pareva un furibondo.
Rivolgesi
a don Berto, gli chiede la fanciulla.
Egli
confuso al solito, restò senza dir nulla.
Pretende
don Anselmo di dir la sua ragione;
Quell'altro
arditamente parla, contrasta, oppone.
Si
scaldano i rivali. Uno ha il bastone in mano,
L'altro
una sedia, e in questo arriva il capitano.
Trema
il vecchio in vederlo; quell'altro prende fiato,
Don
Berto si confonde; io tiromi da un lato.
Il
capitan chiamato a dare il suo giudizio,
Dice
che non è cosa da farsi a precipizio.
Vuol
che si prenda tempo, e tutti han consigliato
Di
mettere la cosa in man di un avvocato.
Don
Berto, che cercava d'avere un qualche aiuto
Mandò
a cercar don Fausto. Don Fausto è alfin venuto.
Ed
ei ch'è buon legale, disse in una parola:
Sentiam
prima di tutto l'idea della figliuola.
Allora
don Anselmo, gli occhi levando al cielo,
Disse:
Per lei m'ispira la caritade, il zelo.
Prima
che mal si perda la giovane amorosa,
Don
Berto, il ciel m'aiuti, ve la domando in sposa.
Fuori
di sé il buon zio, quando tal cosa udì,
Prese
la penna in mano, e disse: Signor sì.
Ma
tutti a lui si opposero, e l'avvocato allora
Replicò:
Che si senta l'idea della signora.
Ebb'io
la commissione di rendervi avvisata,
E
siete dal consesso in camera aspettata.
Però
quel vecchio astuto, tiratomi in disparte,
Mi
pregò di adoprare con voi l'ingegno e l'arte,
Per
persuadervi a scegliere lui sol per vostro sposo,
Dicendovi
che l'altro è sciocco e difettoso.
Ma
sono un galantuomo, e dicovi col cuore,
Che s'uno è mal partito, quest'altro è ancor peggiore.
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