Carlo Goldoni
La ritornata di Londra

ATTO PRIMO

SCENA SETTIMA   La Contessa, poi Carpofero

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SCENA SETTIMA

 

La Contessa, poi Carpofero

 

CONT.

Pretende farsi un merito

Col rispettar discreta suora e nobile,

Come di farlo non avesse il debito.

Ma se cangierà stil su tal proposito,

Son donna e farò anch'io qualche sproposito.

CARP.

Servitore umilissimo

Di lei, padrona mia riveritissima.

CONT.

Serva sua divotissima.

Chi siete voi, se è lecito?

CARP.

Il mio nome è Carpofero,

Fratel di quella giovane

Che riceve le sue grazie pregievoli.

CONT.

(Ha maniere costui grate e piacevoli). (da sé)

CARP.

Sono venuto subito

A far seco il mio debito

Per me e per la sorella che desidera

Di veder, di conoscere,

E d'inchinarsi alla padrona amabile.

CONT.

(Questo fratello suo parmi adorabile). (da sé)

Signor, tanto non merito,

Ma se vuol favorir, l'avrò per grazia.

(Per cagion del fratel, voglio esser docile). (da sé)

CARP.

Se degna di ricevere

L'ossequio della femmina,

La prego ancora il mio rispetto accogliere.

CONT.

Tutto quel che poss'io, saprò concedere.

CARP.

(La fratellanza mia le ho fatto credere). (da sé)

Vado, se mi permette,

A dire alla sorella

Che venga il suo dovere a far con lei.

CONT.

(Volentier col fratello io resterei). (da sé)

CARP.

Con sua licenza.

CONT.

Avete sì gran fretta?

CARP.

La sorella mi aspetta.

Vado, e torno di volo.

CONT.

Venir potete a favorir voi solo.

CARP.

Verrò, signora. (La padrona anch'ella

Vuol più bene al fratel che alla sorella). (da sé)

 

Tornerò, verrò, signora.

Quando vuol, sarò da lei.

(Oh, davver la goderei

Di poterla innamorar!) (da sé)

Mi permetta con rispetto

Che le dica un mio pensier:

Fortunato il cavalier

Possessor di tal beltà!

Ho viaggiato qua e ,

Come lei non se ne .

Londra, Parigi, Madrid, Barcellona,

Vienna, Varsavia, Lione, Lisbona,

Parma, Venezia, Firenze, Milano,

Mestre, Malghera, Campalto, Moiano,

No, che una damabella non ha;

Son servitore di tanta beltà. (parte)

 

 

 


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