IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Rosaura: Andate qui dalla sposa. Ditele che mi faccia il piacere di osservar bene questo paio di calze, e dica ella che cosa possono valere.
Brighella: La servo subito. Per mi le stimeria...
Rosaura: Uh che sproposito!
Brighella: No considero le calze; stimo el merito de quelle man che le ha fatte. (parte)
Corallina: Brighella è un uomo burlevole.
Rosaura: Di Voi me ne ha parlato sempre bene. Sedete. (siede Rosaura)
Corallina: Oh illustrissima...
Rosaura: Sedete, senza cirimonie.
Corallina: Per obbedirla. (siede)
Rosaura: Voi siete la serva del signor Florindo.
Corallina: Sì, signora, di quella pasta di zucchero. Le giuro da donna onorata, che una creatura simile non credo al mondo si sia mai data.
Rosaura: In che consiste la sua bontà?
Corallina: In tutto. Egli non grida mai. Sia ben fatto, non sia ben fatto, egli si contenta di tutto. Non ha un vizio immaginabile: non giuoca, non va all'osteria, non pratica con gioventù. Eh! le dico che è un portento. Se ce n'è un altro, mi contento che mi taglino il naso. Felice quella donna, a cui toccherà un tal marito!
Corallina: Converrà ch'ei la prenda per forza. È figlio unico, suo padre è vecchio e ricco; la casa non s'ha da estinguere.
Rosaura: È ricco dunque suo padre?
Corallina: Capperi! Il signor Ottavio Panzoni?
Rosaura:Ma perché ha cacciato il suo figliuolo fuori di casa?
Corallina: Oh, non si può dire ch'ei l'abbia cacciato. Il giovine vorrebbe ammogliarsi; la matrigna vorrebbe esser sola. Dice egli: Se sto in casa, non faccio niente. M'intende, illustrissima signora? Alle volte si fissano dei puntigli, e si fanno delle risoluzioni; per altro? Corbezzoli! il signor Florindo è l'occhio dritto di suo padre.
Rosaura: Eppure mi vien detto che il signor Ottavio gli passi pochissimo pel suo mantenimento.
Corallina: Sì, signora, è vero, lo fa apposta perché torni in casa.
Rosaura: E perché non ci torna? Se è tanto buono, come dite voi, dovrebbe rassegnarsi al voler di suo padre.
Corallina: Ah! lo farebbe, ma...
Rosaura: Vi sarà qualche imbroglio.
Corallina: Non v'è imbroglio, se vogliamo. E un non so che. che lo trattiene... Ma finalmente... basta, per ora non posso dir d'avvantaggio.
Rosaura: E che sì che l'indovino?
Corallina: Niuno meglio di lei lo potrebbe indovinare.
Rosaura: Sta volentieri in questa casa; non è vero?
Corallina: Oh! brava. Quelle finestre sono la sua delizia.
Rosaura: No, no, le finestre; le camere.
Corallina: Le camere? Ho timore che non c'intendiamo, signora.
Rosaura: Venite qua: già nessuno ci sente (si accostano) È innamorato?
Rosaura: E sta qui per godere la sua libertà.
Corallina: Ci sta per il comodo.
Rosaura: Già me ne sono accorta.
Corallina: Voleva dirglielo, e non ha coraggio.
Corallina: Sì, signora, e non passerà molto, che forse glielo dirà.
Rosaura: Ma voi mi dite cose, che non sono da dire. Se fa all'amore con voi, come c'entro io?
Corallina: Con me? Oh pensi lei! Con me? (si scosta un poco)
Rosaura: Con chi dunque?
Corallina: Ma non dice... che se n'è accorta?
Rosaura: Di che?
Corallina: Oh! non vorrei aver parlato per tutto l'oro del mondo.
Rosaura: Ma spiegatevi.
Corallina: Cara signora Rosaura, mi faccia la finezza di dispensarmi.
Rosaura: Ora mi ponete in maggiore curiosità.
Corallina: Sia maledetta la mia ignoranza.
Rosaura: Che mi dite voi delle finestre?
Corallina: Dico delle finestre di casa.
Rosaura: Il signor Florindo sta alla finestra?
Corallina: Non lo vede tutto il giorno?
Rosaura: E per qual motivo ci sta?
Corallina: Oh, è meglio ch'io me ne vada. Or ora mi crepa il gozzo.
Rosaura: Cara Corallina, non mi lasciate con questa curiosità. Sentite, se dubitate ch'io parli, non vi è pericolo.
Corallina: Ma se il padrone sa che ho parlato, meschina di me!
Rosaura: Se è tanto buono, non griderà.
Corallina: Non griderà, è vero. Ma si vergognerà, poverino! Se sapeste come è fatto! pare una ragazza allevata in ritiro. Oh che buone viscere! che costumi! che bella semplicità! Beata quella, a cui toccherà questa gioja!
Rosaura: In verità, lo voleva dire ch'era un giovine savio e buono. Lo vedeva sempre in casa, sempre modesto. Sempre lì...
Corallina: Sempre lì a quelle finestre. (con un poco di caricatura)
Corallina: Specchiandosi, consolandosi...
Rosaura: In che?
Corallina: Sia maledetto! Mi avete fatto cascare.
Rosaura: Oh! fate così, per farmi dire. (vergognandosi)
Corallina: Grande oscurità veramente! Non si vede chiaro che sta ad adorarvi, che non batte occhio, che muore lì, muore?
Rosaura: Io vi parlo schietto. Ho sempre creduto ch'ei facesse all'amore con voi.
Corallina: Sì; se facesse all'amore con me, starebbe a prendere il fresco! Prima, egli è un giovine di prudenza, stima l'onore della sua casa, e non si abbasserebbe a pigliare una serva. E poi, ve lo dico liberamente, è innamorato morto di voi.
Rosaura: Io rimango sorpresa. Non mi ha mai dato un segno di avere della premura per me.
Corallina: È timido. Non si arrischia.
Rosaura: E che pretende dai fatti miei?
Corallina: Far quello per cui è uscito di casa di suo padre. Maritarsi, e tirar avanti la casa.
Corallina: Il signor Ottavio è vecchio, e mezzo insensato. Quando il figlio sarà maritato, la signora Beatrice o se n'anderà di casa, o rinuncierà il maneggio.
Rosaura: Se ciò fosse, converrebbe ch'ei ne parlasse a mio padre.
Corallina: Ha principiato a dirgli qualche cosa questa mattina.
Rosaura: Gli ha parlato di me?
Corallina: Non gli ha parlato precisamente di voi, perché così di balzo non dovea nemmen farlo; ma sentite con che bella politica si è introdotto. Sa che il signor Pantalone è amico del signor Ottavio. Ha finto aver bisogno di danari e lo ha pregato interporsi per fargliene aver da suo padre. Naturalmente gli porterà la risposta, ed egli con quell'occasione gl'introdurrà il discorso a proposito, e forse forse concluderanno.
Rosaura: Sarà difficile che mio padre l'accordi, s'egli non torna in casa.
Corallina: E sarà difficile ch'ei torni in casa, se non ha qualche sicurezza di essere consolato.
Rosaura: Come si potrebbe condurre questa faccenda?
Corallina: In quanto a questo poi, de' ripieghi non ne mancano. Qui batte il punto, signora Rosaura; in confidenza: vi aggrada il signor Florindo? Lo prendereste per marito? (s'accosta)
Rosaura: Se le cose camminassero con buon ordine... per dirla... non mi dispiace.
Corallina: Non occorr'altro. Facciamo così. Sentite s'io parlo bene. Convien procurare...