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Beatrice cara, sentite. Uh povero me! sempre in collera, sempre grida. Dopo ch'io l'ho, non è stata un giorno senza gridare; ed io non parlo mai. Le voglio bene, mi piace, in questa età m'è d'un gran comodo, e non so disgustarla. Questa sera mi converrà far testamento. Non ne ho veramente gran volontà, ma per contentarla lo farò. Oh, quando siamo vecchi, bisogna pur soffrir le gran cose! Se siam poveri: quando crepa? Se siam ricchi: quando fa testamento? Ah misera umanità! Sarebbe ora ch'io pensassi a morire! Eh, un altro poco. (parte)