Carlo Goldoni
La scuola moderna

ATTO PRIMO

SCENA PRIMA

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ATTO PRIMO

 

 

 

SCENA PRIMA

 

Galleria.

 

Leonora ricamando, Drusilla lavorando merletti, Lindoro scrivendo al tavolino; altre Ragazze che sono alla scola, indi Belfiore che arriva.

 

BELF.

Benedetti! sì vi voglio.

Tutt'intenti a lavorar.

LEON.

Adorato genitore, (s'alza, e gli bacia la mano)

A' suoi cenni io sono qua.

BELF.

Che modestia! che bontà!

LEON.

Con licenza, a lei m'inchino. (torna al suo loco)

BELF.

Oh che garbo modestino!

LEON.

Mio signore, io non m'imbroglio;

Son sua serva, già lo sa.

BELF.

Oh che donna di giudizio!

LIND.

E Lindoro al suo servizio,

Signor zio, ognor sarà.

BELF.

Oh che gran semplicità! (ognun torna al suo posto)

 

Bravi! così mi piace.

E viva la maestra. Io molto lodo

La buona costumanza

D'insegnar la modestia e la creanza.

DRUS.

Oh in quanto a questo poi,

Tutti i scolari miei mi fanno onore;

Qui si fa scola, e non si fa l'amore.

Io di quelle non sono

Che, invece d'insegnar a far calzette,

Le ragazze fan far le morosette.

BELF.

Lo conosco, lo so, di voi mi fido;

Ma per questa ragione

Tra le vostre fanciulle

Non mi par che stia ben quel bernardone.

DRUS.

Chi? Lindoro, signor, vostro nipote?

Pensate! è un buon ragazzo,

Buono, ve lo dich'io.

(Bonin per il cor mio).

Non ha malizia alcuna;

È marzocco e minchion come la luna.

BELF.

Alle vostre ragion taccio e m'acquadro,

Ma so che l'occasion fa l'uomo ladro.

DRUS.

Con Drusilla? Marmeo! son scaltra e destra.

Zitto, ragazzi, in faccia alla maestra.

Non si fa ci, ci, ci; bassi quegli occhi;

Spicciate quel lavoro.

Eh Lindoro, Lindoro,

Se non starai più attento...

Guardami. (Oh vita mia, morir mi sento).

BELF.

Oh che donna! oh che donna!

Voi siete al mondo sola.

Una ve ne vorria per ogni scuola.

LIND.

(Maledetto quel vecchio, e quando va?)

LEON.

(Or ora venirà

Il mio futuro sposo).

LIND.

(Non la finisce mai).

LEON.

(Quanto è noioso!)

BELF.

Ma voi, maestrina cara,

Uno scolaro avete

Di più, che non sapete.

DRUS.

E chi è questo novel scolaro mio?

BELF.

Lo scolaro novel, cara, son io.

DRUS.

Voi?

BELF.

Sì.

DRUS.

Che mai insegnar vi potrei?

BELF.

Tutto, basta... Vorrei...

Quel bocchin... quel sestin... (Mi trema il core;

Mi ballano i ginocchi).

Zitto, che il bernardon fa tanto d'occhi.

DRUS.

Animo, a chi dich'io?

Badate a' fatti vostri. Eh simoncina,

Con quel menar il capo

Che sì, che sì... Tu ridi? Maledetta!

Datemi la bacchetta.

Oh che fior di virtù! che cose rare!

Che garbate scolare!

Siete mal avvezzate;

N'è causa vostra madre.

Signor sì, signor sì, le madri pazze

Rovinan le ragazze;

Lascian che le figliole vedan tutto,

E questo è poi del bell'esempio il frutto.

BELF.

(Oh che donna! oh che donna! Una per casa).

DRUS.

Orsù, con sua licenza;

Il tempo è prezioso.

Lindoro, alla lezion.

LIND.

Ma qual lezione?...

BELF.

Mo su via, bernardone;

Si vede ben che siete

Per far numero nato.

LIND.

(Son più furbo di te, vecchio insensato).

DRUS.

Animo, all'ABC.

LIND.

Come?

DRUS.

Su, dico.

M'intendi?

LIND.

Io l'alfabeto

Imparar a quest'ora?

DRUS.

(Nella scuola d'amor sei rozzo ancora).

LIND.

(Ho capito).

BELF.

Gnor sì. Che vi par troppo?

Veramente è portento,

Che un bambinel da latte

Impari l'alfabeto.

Bernardon maledetto!

DRUS.

Animo, qui.

LIND.

(Che intrico!)

DRUS.

Inginocchiati, dico.

BELF.

Inginocchione.

LIND.

Così?

DRUS.

Così, così.

BELF.

Gran bernardone!

DRUS.

Di' forte, e non fallar, o la bacchetta

Ti rompo sulle man, se dici un fallo.

BELF.

Ed io, se falli, ti darò un cavallo.

LIND.

A, b, c, qu. Oh diavolo!

Maestra, son stroppiato.

(Che semplice!) c, d,

E, effe, (oh allocco!) qu,

Erre, sior no, sior sì,

Mi sono già imbrogliato,

H, i, i (che animale!)

K, elle (oh bestiale!)

Emme, enne, pe, qu,

Erre, esse, t, u,

V, ichese, ipsilon, zetta,

Ette, con, ron, e busse,

Corpo di chi non fusse!

Mi duole questo braccio.

Errori più non faccio,

Sono dottore già.

DRUS.

Or va pure a merenda.

LIND.

Signora, ho merendato;

M'avete rovinato.

Ahi che dolor! (Si siegua la finzione). (piange)

BELF.

Guardate come piange il bernardone.

LIND.

(Cara, mi duol da vero).

DRUS.

(Io ti medicherò).

LIND.

(Sì, così spero). (parte)

 

 

 


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