Carlo Goldoni
La scuola moderna

ATTO PRIMO

SCENA QUINTA

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA QUINTA

 

Rosmira, Ergasto e Doralba

 

DOR.

Che ne dite, o signori?

Si può veder giammai

Spettacolo più bello?

ERG.

Io, benché nato

Sotto cielochiaro,

Nondimen, perché vissi

Lunga stagion fuori di patria, ammiro

La pompa misteriosa

In cui dal Venezian l'Adria si sposa.

ROS.

Tal festa si rinnova

Ogn'anno in questo , ma più serena

tranquilla così mai la vid'io,

Perché vicina a te, bell'idol mio. (piano)

DOR.

Signora nipotina,

Parlate forte. Ergasto,

Non badate a costei. Non apre bocca,

Che non dica freddure e scioccherie.

ROS.

(L'usate gelosie).

ERG.

Anzi mi par che molto ben ragioni.

DOR.

Ah di grazia, signor, non la lodate.

Ergasto, e voi che dite

Dell'aureo Bucintoro?

Allor che grave preme il dorso al mare,

Agli occhi miei sempre più bello appare.

ERG.

Tutto è bello: ma senza un amoretto

Che qui mi tien legato,

Alla mia patria ormai sarei tornato.

ROS.

Segno che quivi ancora

Amor impera. Egli il suo trono inalza

Dov'è bellezza e gioventù.

DOR.

Che sciocca!

Spirito, e non bellezza,

Senno, non gioventù richiede amore.

ROS.

Ma so ben...

DOR.

Che sapete?

Pria di parlar d'amor, trent'anni almeno

Studiarlo è d'uopo.

ROS.

Adunque

Crederete voi sola...

DOR.

Silenzio, nipotina, e più rispetto;

Intanto vi ringrazio

Della vostra gentil conversazione.

Già voi sapete, Ergasto,

Che m'è caro il vedervi a me dappresso.

Non sia quell'alma vostra

Tanto verso di noi di grazie avara.

ERG.

Verrò (ma sol per voi, Rosmira cara).

ROS.

(Ah che giova, o mio ben? Voi ben sapete

Che vuol fato tiranno

Ch'io v'adori e non speri un sereno,

Ma viva ognor alle procelle in seno).

DOR.

Già m'intendeste, Ergasto;

Qualor mi degnerete

Delle visite vostre,

Ben veduto sarete: al vostro merto

Tutto si deve, ed io

Che lo conosco appieno,

Con rispetto e con stima

Vi consacro quel cuor che chiudo in seno.

 

Vedrai che son fedele,

Vedrai che non t'inganno;

Non posso, oh Dio! l'affanno

Nel seno più celar.

Amante, è ver, son io,

Ma fido l'amor mio

Pace non sa trovar. (parte)

 

 

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License