Carlo Goldoni
Il signor dottore

ATTO PRIMO

SCENA QUINDICESIMA   Rosina e detti, poi Pasquina, poi Fabrizio

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SCENA QUINDICESIMA

 

Rosina e detti, poi Pasquina, poi Fabrizio

 

ROS.

Serva umilissima, signor dottore,

Me ne congratulo con lei di cuore,

Faccio il mio debito qual si convien.

 

 

 

BERN.

Garbata giovine, bene obbligato;

Di voi ricordomi, vi sarò grato,

Col nuovo titolo ch'io porto in sen.

 

 

 

BELT.

Avete fatto quel che si aspetta!

Egli l'ufficio cortese accetta;

Abbiam che fare, potete andar. (a Rosina)

 

 

 

ROS.

Mi discacciate? (a Beltrame)

 

 

 

BERN.

No, no, restate. (a Rosina)

 

 

 

BELT.

S'ei lo permette, si può restar. (a Rosina)

 

 

 

ROS.

(Non è ancor tempo di principiar). (da sé)

 

 

 

PASQ.

Signor dottore, s'ella comanda,

È preparata quella bevanda

Che cioccolata si suol chiamar.

 

 

 

BERN.

In questa camera la vuo' pigliar,

E a quanti siamo s'ha da portar.

 

 

 

BELT.

Presto si faccia,

Ché il mio dottore

Vuol farsi onore,

Si vuol trattar.

 

 

 

a quattro

Viva il buon gusto,

Viva il buon cuore.

Cosa migliore

Non si può dar.

(Fabrizio con alcuni Servitori che portano cinque tazze di cioccolata)

 

 

 

FABR.

Ecco, signori,

La cioccolata.

 

 

 

BELT.

È molto nera!

 

 

 

PASQ.

Che cosa ingrata!

 

 

 

BERN.

Miglior bevanda

Non so trovar.

 

 

 

BELT.

Alla salute

Del mio dottore.

 

 

 

ROS.

} a due

Viva il messere,

Viva il fattore.

 

 

FABR.

 

 

 

 

BERN.

Non si fa brindisi

Col cioccolato.

 

 

 

 

 

BELT.

Oh maledetto!

Mi son scottato.

 

 

 

 

 

ROS.

} a due

Non è già vino

Da tracannar.

 

 

 

 

FABR.

 

 

 

 

BELT.

Più non ne voglio;

Quel nero imbroglio

Tutti gettate.

Presto, portate (ai Servitori)

Fiaschi e bicchieri:

Vini sinceri

Fan giubilar.

 

 

 

 

 

BERN.

} a due

Il signor padre

Vuole scherzar.

 

 

 

 

PASQ.

 

 

 

 

FABR.

} a due

Il suo costume

Vuol seguitar. (Portano i bicchieri col vino a tutti)

 

 

 

 

ROS.

 

 

 

 

TUTTI

Questa è del Borgo

La cioccolata,

Bevanda grata,

Dolce licor.

Dunque beviamo,

Dunque cantiamo:

«Viva di cor

L'eloquentissimo

Il sapientissimo,

Il dottorissimo

Signor dottor». (partono)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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