Carlo Goldoni
Il signor dottore

ATTO SECONDO

SCENA SECONDA   La Contessa, poi Beltrame

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SCENA SECONDA

 

La Contessa, poi Beltrame

 

CONT.

Povero don Alberto,

Non sa ch'io mi diverto;

Che lo sciocco dottor conosco anch'io,

E che inclina a lui solo il genio mio.

BELT.

Oh di casa! (di dentro)

CONT.

Chi è ?

BELT.

Son io, signora.

Vedete? ho domandato,

Pria di venire nella vostra stanza,

Perché non dite che non ho creanza.

CONT.

Eh, dopo ch'è tornato

Vostro figliuol dottore,

Voi principiate a divenir signore.

BELT.

Padrona sì; sappiate

Che il signor Bernardino

Oggi v'invita al suo primier banchetto,

E l'invito vi manda in un viglietto.

Eccolo; mi ha insegnato,

Il dottor mio figliuolo,

Le carte presentar col ferraiuolo.

(presenta il viglietto sopra un lembo del suo tabarro)

CONT.

Da qual parte è venuto

Questo cerimoniale?

BELT.

Credo sia un complimento dottorale.

CONT.

Buono! Ma s'ei m'invita

Col mezzo d'un viglietto,

Perché poi me lo reca il genitore?

BELT.

Il foglio di un dottore

Chi lo avea da portar? Non è dovere

Che lo porti un villano;

Ed in mancanza della cappa nera,

Per non mandare un semplice lacchè,

Quest'invito pensai portar da me.

CONT.

Sentiam che cosa dice. (prende per leggere)

BELT.

Oh che penna felice!

CONT.

Il carattere al certo

Non mi par dei migliori.

BELT.

Sogliono scriver mal tutti i dottori.

CONT.

Madama. (legge)

BELT.

Ah! cosa dite?

CONT.

Bernardino

Dell'una e l'altra legge

Dottore addottorato,

Con facoltà etecetera.

BELT.

Oh! codesto etecetera

È una parola gravida

Che un partorirà.

CONT.

Stamane aspetta

Seco a mangiar la zuppa.

BELT.

Ah! che vi pare?

Allevato non è nelle montagne:

Non v'invita a mangiar riso o lasagne.

CONT.

Bravo! Stamane aspetta

Seco a mangiar la zuppa

La Signora Madama,

Padrona colendissima,

La Contessa Clarice. Obbligatissima.

BELT.

Che vi par di quei titoli?

CONT.

Si vede che ha studiato.

BELT.

Ma vuol esser anch'ei titoleggiato.

CONT.

È giusto.

BELT.

Che ho da dire

Dunque al signor dottore?

CONT.

Dite al signor monsieur,

Dottore dottorissimo,

Con tutto il mio rispetto,

Che mi fa onore e le sue grazie accetto.

BELT.

Brava: al signor Monsù.

Non si può far di più.

Dottore, dottorissimo,

Padrone colendissimo!

Si vede che voi siete

Una brava .

Oh, fareste con lui la bella razza!

 

Se vi tocca il signor Bernardino,

Vi potete felice chiamar.

Lo sapete, non è un dottorino:

È un dottore che fa stupefar.

Lo speziale rimane stordito;

So che il medico è mezzo avvilito.

Il notaro, il signor cancelliere,

Non ardiscono farsi vedere;

E le donne che san civettar,

Me lo vogliono tutte mangiar.

Ma non signore,

Il mio dottore

Di questa gente

Non sa che far.

Con voi potrebbesi incontessar,

E voi potreste dottoreggiar. (parte)

 

 

 


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