FABR.
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Perdonate, di grazia.
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BELT.
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E che volete?
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PASQ.
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Ve ne potete andare.
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BERN.
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(Ah, Rosina mi vuol perseguitare). (da sé)
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ROS.
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Noi non siam qui venuti
Le nozze a disturbar di lor signori.
Godino pur de' fortunati amori.
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FABR.
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Anzi, se si contentano,
Nel loro matrimonio
Posso servire anch'io di testimonio.
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BELT.
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(Non facciamo rumori:
Tacete, e sopportate). (a Bernardino)
Se volete restar, dunque restate. (a Fabrizio e
Rosina)
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ROS.
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(Chi principia di noi?) (piano a Fabrizio)
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FABR.
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(Meglio sarà che principiate voi). (piano a Rosina)
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ROS.
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Ascoltate, signori:
Vi son certi rumori
Sparsi per tutto il Borgo,
Che sia il signor dottore
Dottorato non già, ma un impostore.
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BELT.
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Ah, lingue scellerate!
Subito immantinente
Va a prendere il diploma;
Che si mandi per tutto,
Alle case, ai ridotti, alle botteghe,
L'autentica legal del dottorato.
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BERN.
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Ancor non mi hanno dato
Il privilegio mio, perché vi mancano
I rotondi sigilli e le coperte,
E l'arma nostra ricamata in oro.
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BELT.
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L'arma, l'oro, i sigilli! oh che tesoro!
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FABR.
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Ma intanto per il Borgo
Di lui si parla male.
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BELT.
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Cosa sapete voi, signor speziale?
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CONT.
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Se alcuno ha qualche dubbio,
Se del signor dottore
Il ver brama sapere,
Il signor cancelliere,
Ch'è andato e ritornato
Oggi dalla città,
È informato di tutto, e lo dirà.
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BERN.
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Non occor che s'incomodi. (a don Alberto)
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BELT.
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Eh, lasciamolo dire. (a Bernardino)
Cosa sapete voi? (a don Alberto)
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ALB.
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Portata ho meco
La copia del diploma autenticata.
Eccola qui firmata. (mostra un foglio a Beltrame)
Mirate i testimoni
E il segno notariale.
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BELT.
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Cosa direte voi, signor speziale?
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BERN.
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(Che diavolo sarà?) (da sé)
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BELT.
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Via, leggetela un po', giacché siam qui.
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ALB.
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Ascoltatela ben; dice così.
Noi qui a piè sottoscritti,
Per onor, per decoro
Del dottorale nobile ornamento,
Fede facciam con nostro giuramento
Che Bernardin dal Borgo
Non fu mai laureato;
Che i quattrini ha mangiato
Al pover genitore;
Non fu, non è, né sarà mai dottore.
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BELT.
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Bernardino!
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BERN.
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Dirò la verità.
Son dottore benissimo,
Rispetto al mio saper; mancami solo
La solita funzion. Se voi volete
Replicare il danaro un dì sborsato,
Torno subitamente addottorato.
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BELT.
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Ah cane! ah manigoldo! in tal maniera
Assassini tuo padre? Io, io senz'altro
Vuò addottorarti, indegno,
Con un pezzo di legno. Ah, disgraziato!
Per il tuo gran sapere
Tu tornasti un somaro, ed io un messere. (parte)
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PASQ.
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(Povera me! m'ha colto
Un fulmine improvviso.
Non ho cuor di mirar nessuno in viso). (parte)
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CONT.
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Serva, signor dottore,
Ella ha speso assai bene i suoi denari.
Imparate a mentir con le mie pari. (parte)
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ALB.
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Imparate a usurpar con tal dispregio
Del degno alloro il venerabil fregio. (parte)
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FABR.
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Signor, se tal rimprovero
Vi causa indigestione,
Anderò a prepararvi una pozione. (parte)
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