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Camera in casa del signor Filippo.
FILIPPO: Per me, vi dico, son contentissimo. Il signor Leonardo è un giovane proprio, civile, di buona nascita, ed ha qualche cosa del suo. È vero che gli piace a spendere, e specialmente in campagna, ma si regolerà.
FULGENZIO: Eh! per questa parte, non avete occasion di rimproverarlo.
FILIPPO: Volete dire, perché faccio lo stesso anch'io? Ma vi è qualche differenza da lui a me.
FULGENZIO: Basta, non so che dire. Voi lo conoscete. Voi sapete il suo stato; dategliela, se vi pare; se non vi pare, lasciate.
FILIPPO: Io gliela do volentieri. Basta ch'ella ne sia contenta.
FULGENZIO: Eh! mi persuado che non dirà di no.
FILIPPO: Sapete voi qualche cosa?
FULGENZIO: Sì, so più di voi, e so quello che dovreste saper meglio voi. Un padre dee tener gli occhi aperti sulla sua famiglia, e voi che avete una figliuola sola, potreste farlo meglio di tanti altri. Non si lasciano praticar le figlie. Capite? Non si lasciano praticare. Non ve lo diceva io? È donna. Oh, oh! mi dicevate: è prudente. Ed io vi diceva: è donna. Con tutta la sua saviezza, con tutta la sua prudenza, sono passati degli amoretti fra lei e il signor Leonardo.
FILIPPO: Oh! sono passati degli amoretti?
FULGENZIO: Sì, e ringraziate il cielo che avete a fare con un galantuomo; e dategliela, che farete bene.
FILIPPO: Sicuramente. Gliela darò, ed ei l'ha da prendere, ed ella l'ha da volere. Fraschetta! Amoretti, eh!
FULGENZIO: Cosa credete? Che le ragazze siano di stucco? Quando si lasciano praticare...
FILIPPO: Ha detto di venir qui il signor Leonardo?
FULGENZIO: No, anderò io da lui; e lo condurrò da voi, e che concludiamo.
FILIPPO: Sempre più mi confesso obbligato al vostro amore, alla vostra amicizia.
FULGENZIO: Vedete se ho fatto bene io a persuadervi a staccare dal fianco di vostra figlia il signor Guglielmo?
FILIPPO: (Oh diavolo! E l'amico è in casa).
FULGENZIO: Leonardo non l'intendeva, ed aveva ragione, e se il signor Guglielmo andava in campagna con voi, non la prendeva più certamente.
FILIPPO: (Povero me! Sono più che mai imbarazzato).
FULGENZIO: E badate bene, che il signor Guglielmo non si trovi più in compagnia di vostra figliuola.
FILIPPO: (Se Giacinta non trova ella qualche ragione, io non la trovo sicuro).
FULGENZIO: Parlate con vostra figlia, ch'io intanto andrò a ritrovare il signor Leonardo.
FILIPPO: Benissimo... Bisognerà vedere...
FULGENZIO: Vi è qualche difficoltà?
FILIPPO: Niente, niente.
FULGENZIO: A buon rivederci, dunque. Or ora sono da voi. (In atto di partire.)