Carlo Goldoni
Lo speziale

ATTO SECONDO

SCENA SECONDA   Lucindo e Sempronio

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SCENA SECONDA

 

Lucindo e Sempronio

 

SEM.

Eh capisco, capisco;

Ma con tutta la bella novelletta

Quel galantuom non averà Grilletta.

LUC.

Signore...

SEM.

Padron mio,

Non voglio altre novelle.

LUC.

Una cosa dirò pur troppo vera.

SEM.

Cioè?

LUC.

In una parola:

Io vi chiedo, signor, vostra figliuola.

SEM.

Ed io con pochi accenti

Dico che lei si può nettar i denti.

LUC.

Deh, perché mai si crudo?

Così austero perché? Voi mi vedrete

Amante disperato

Cadere a' vostri piè morto e svenato.

 

Con destra ardita e forte

Darmi saprò la morte.

Perfido iniquo fato!

Barbaro genitor!

La , gli affetti miei,

Perché tradire, oh dei!

Perché nel core ingrato

Nudrire un tal rigor? (parte)

 

 

 


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