Carlo Goldoni
La sposa persiana

ATTO TERZO

Scena Ottava. Osmano, e Machmut

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Scena Ottava. Osmano, e Machmut

 

OSMANO Che ha Fatima, che piange?

MACHMUT Non lo chiedesti a lei?

OSMANO Mostra di non saperlo.

MACHMUT Io più nol chiederei.

OSMANO Odimi: due poeti del seguito festoso

Cantano della sposa le lodi, e dello sposo;

Ma in mezzo ai loro canti, in mezzo ai loro accenti,

Framischiano sovente le satire pungenti.

Fatima (un di quei dice), Fatima è mia sovrana,

Ma dovrà star soggetta alla mia schiava Ircana.

Fatima un sol rassembra (l’altro poeta disse),

Ma un sole, a cui minaccia l’altro pianeta ecclisse.

Io loro avrei d’un colpo tronca la testa, e il canto;

Rispettai le tue soglie, l’ira frenai; ma intanto,

Dimmi tu, che il saprai, chi è quest’ardita Ircana;

Che potrebbe a mia figlia comandar da sovrana?

MACHMUT Ah indegni, scellerati satirici cantori,

Che or fanno i maldicenti, or fan gli adulatori,

E quando dicon bene, e quando dicon male,

Sempre in lor l’interesse alla ragion prevale!

Possano andar raminghi per l’Asia, e mal pasciuti,

Come in Europa sono in obbrobrio venuti,

Sbanditi dare genti cotai spiriti inquieti,

Derise, e svergognate le satire, e i poeti.

Odimi, Osmano, il vero celar fia cosa vana

Mio figlio ama una schiava, il di cui nome è Ircana.

OSMANO Che ami una schiava, è poco; ne ami anche dieci, è nulla;

Sposa soffrir lo deve, sia donna, o sia fanciulla.

Basta, che non ardisca per un amore insano

Tenere a lei soggetta la figliuola di Osmano.

MACHMUT No, non temer.

OSMANO Se invano temer ciò si dovesse,

Non sentiriansi i vati cantar satire espresse;

Le donne dagli eunuchi han preso l’argomento,

E Fatima è ormai resa l’altrui divertimento.

MACHMUT Da un padre, e da un amico chiedo consiglio, e aita.

OSMANO Odimi: a quante schiave questa superba è unita?

MACHMUT Quelle del genitore non son quelle del figlio.

Le sue dieci saranno.

OSMANO Eccoti il mio Consiglio.

Dieci donne son troppe; vendi l’audace Ircana.

Cesserà ogni periglio, quando è costei lontana.

MACHMUT Facciasi.

OSMANO Ogni dimora può assassinare il cuore

Di un figlio affascinato.

MACHMUT Si cerchi il compratore.

OSMANO Come è costei?

MACHMUT Vezzosa.

OSMANO Giovine?

MACHMUT Giovinetta.

OSMANO Lavora?

MACHMUT Nel ricamo l’ho trovata perfetta.

OSMANO La comprerò.

MACHMUT A qual prezzo?

OSMANO Vederla, e si contratti.

MACHMUT Fra due, che giusti sono brevi saranno i patti.

Olà... Curcuma io voglio (esce un eunuco, e parte).

OSMANO Chi è costei?

MACHMUT La custode.

OSMANO Queste son ne’ serragli maestre d’ogni frode.

 


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