Carlo Goldoni
La sposa persiana

ATTO TERZO

Scena Decima. Machmut, e Osmano

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Scena Decima. Machmut, e Osmano

 

MACHMUT (Giovine sventurato!) (da sé).

OSMANO Machmut, che pensi?

MACHMUT Ah penso

Qual dolore il mio figlio proverà crudo, intenso!

OSMANO Dagli una sciabla, un arco, dagli un agil destriero,

Meco in tre giorni al campo dilegua ogni pensiero;

Stanco di tollerare la neghittosa pace,

II Perso valoroso vuole attaccare il Trace;

Poiché, quantunque uniti sien sotto l’Alcorano,

Sono i più fier nemici il Perso, e l’Ottomano.

L’una e l’altra nazione venera, il sai, Maometto,

Ma abbiam noi per Alì forse maggior rispetto.

E quei nel nostro Impero, che ci governa, e regge,

Col parer degl’Omani interpreta la legge.

Venera il Turco Omar, Albumelech, Osmano,

Diviso in due partiti il popol monsulmano.

Articoli di legge tengono in aspra guerra,

Due principi fra loro formidabili in terra.

MACHMUT Tu nel parlar di guerra perdi te stesso: osserva:

Ecco la schiava.

OSMANO A forza guidano la proterva.

 


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