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TAMAS Vieni qui, scellerata.
CURCUMA Aiuto; io non so nulla;
Portatemi rispetto, che sono ancor fanciulla.
CURCUMA Ve lo dirò, aspettate.
(Se gliela dico tutta, m'accoppa a bastonate) (da sé).
Presto: me l’han rapita? (sdegnato).
CURCUMA Eh, signor no: è in giardino.
CURCUMA Sì signore... (vuol partire).
TAMAS Anderò io a vedere (in atto di partire).
CURCUMA Signor, chiedo perdono.
TAMAS Come? non è in giardino?
CURCUMA Sempre mi dite vecchia, e non ho ancor trent'anni.
TAMAS Io troncherò ben presto il corso a' giorni tuoi:
CURCUMA Via uccidetemi, e poi?...
TAMAS Non è più nel serraglio?
TAMAS Ah indegna, scellerata: Ircana se ne andrà
Senza che tu lo sappia? (minacciandola).
CURCUMA Là dentro. (Oh me meschina!) (da sé).
TAMAS Vado, se non la trovo, ti vo' conciar, bambina (in atto di partire).
CURCUMA Eh sì, la troverete. (Oh se fuggir potessi!)
TAMAS Ma non ti credo; olà (torna indietro, chiama gli eunuchi).
CURCUMA (È meglio ch'io confessi).
TAMAS Legatela colei (agli eunuchi).
TAMAS Non tardate (agli eunuchi).
CURCUMA Legate con modestia, le man non mi toccate (agli eunuchi).
TAMAS Resti costei legata fin ch'io ritorni: vecchia,
Se Ircana non ritrovo, a morir ti apparecchia (parte).
CURCUMA Signore... Ah sul mio dorso qualche flagello aspetto!
Mi ha fatta legar stretta, e poi vecchia mi ha detto.
Ma voi, cani arrabbiati, con tante corde rie
Perché queste legate tenere carni mie?
Tanti che pagherieno averle un po' toccate,
E voi, brutti visacci, così le strappazzate?
Ah se pietade avete di me, povera donna...
(un eunuco le parla all'orecchie).
Che dici sciagurato? Non è ver, non son nonna.
Non ho nemmen figliuoli, ma ben se scamperò
Fuori di questo imbroglio, spero che ne averò.