| 
   LIS. 
   | 
  
   Cose, Mariano mio, che fan crepar di ridere. 
  Se non venia a sfogarmi, io mi sentiva uccidere. 
  Si vede in donna Barbara della malizia il frutto; 
  Gli altri non sanno nulla, ma noi sappiamo tutto. 
   | 
 
 
  | 
   MAR. 
   | 
  
   Come sa finger bene! A chi non sa l'arcano, 
  Il conte d'Altomare par che le sia un estrano. 
   | 
 
 
  | 
   LIS. 
   | 
  
   Quanto pregar s'è fatta a stare a lui dappresso! 
   | 
 
 
  | 
   MAR. 
   | 
  
   L'ha dovuta pregare perfino il padre istesso. 
   | 
 
 
  | 
   LIS. 
   | 
  
   Se il Conte qualche cosa vuol darle per finezza, 
  Ella ricusa il dono, e il donator disprezza. 
  Un'avversione al Conte negli occhi suoi si vede, 
  E poi sotto la tavola fa giocolare il piede. 
   | 
 
 
  | 
   MAR. 
   | 
  
   Che scoprir si dovesse, per certo io dubitai. 
  In lei cotanto spirito io non credeva mai. 
   | 
 
 
  | 
   LIS. 
   | 
  
   Che dici di quel brindisi? Si può sentir di più? 
   | 
 
 
  | 
   MAR. 
   | 
  
   Mi ha fatto tanto ridere. Ci hai badato anche tu? 
   | 
 
 
  | 
   LIS. 
   | 
  
   Se ci ho badato? Eccome! Prese in mano il bicchiere, 
  Disse: vuò far un brindisi, portatemi da bere. 
  Poi disse: alla salute di chi non mi ha burlata; 
  E diè sotto la tavola al Conte una pedata. 
   | 
 
 
  | 
   MAR. 
   | 
  
   Stimo che la matrigna sta colle luci attente, 
  E con tutto il sospetto non s'accorge niente. 
   | 
 
 
  | 
   LIS. 
   | 
  
   Vedo che donna Barbara a tutto è preparata, 
  Ma godrei di vederla un poco imbarazzata. 
  Questo per me sarebbe un bel divertimento. 
  Zitto, un pensier bizzarro mi viene in sul momento. 
  Ella una tabacchiera ti diè senza pensare; 
  E tutti, se la vedono, la ponno ravvisare. 
  Facciamole una burla in mezzo della gente, 
  Facciam veder la scattola così per accidente. 
  Il padre e la matrigna diran: chi ve l'ha data: 
  Noi ci confonderemo, ella sarà imbrogliata. 
  Vedrem cosa sa dire, vedrem cosa sa fare; 
  Dammi la tabacchiera, e lasciami provare. 
   | 
 
 
  | 
   MAR. 
   | 
  
   Bella, bella davvero. Tu l'hai pensata bene. 
  Quando si può godere, godersela conviene. 
  Per metterla in cimento, trovata hai la maniera. 
  Ma fuor delle mie mani non va la tabacchiera. 
   | 
 
 
  | 
   LIS. 
   | 
  
   Marian, tu mi fai torto. Che dubiti di me? 
   | 
 
 
  | 
   MAR. 
   | 
  
   Ti conosco, Lisetta, non me la cucchi affé. 
   | 
 
 
  | 
   LIS. 
   | 
  
   Veramente
  villano. 
   | 
 
 
  | 
   MAR. 
   | 
  
   Son incivile, il so. 
  Ma la scattola è mia. 
   | 
 
 
  | 
   LIS. 
   | 
  
   So io quel che farò. 
   | 
 
 
  | 
   MAR. 
   | 
  
   Cosa farai, Lisetta? 
   | 
 
 
  | 
   LIS. 
   | 
  
   Lo vederai di botto. 
  Vo' dire a donna Barbara, che il giuramento hai rotto. 
   |