IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
PET. |
Certo, a dir quel ch'è vero non lo calcolo molto. Ma come ho da stimare un uom che pare un stolto? Sempre con delle smorfie intorno a me lo veggio, E con noi altre donne l'importunar fa peggio. Ora di contentarlo voglio mostrare in questo: La sua diletta figlia a maritar m'appresto. Non già per far un bene né al genitor, né a lei, Ché per questo motivo io non mi moverei; Ma questa signorina comincia a poco a poco Nella conversazione a avere il primo loco. Vedo che i miei amici, vedo che i cavalieri Le corrono d'intorno, la trattan volentieri. E prima che s'avanzi la cosa maggiormente, È ben ch'io me ne liberi di questa impertinente. Parmi che più d'ogni altro al Duca sia inclinata, Ma non vo' certamente che a lui sia maritata. Che si mariti pure, anzi ne avrò piacere: Ma chi vogl'io dee prendere; vo' darle il Cavaliere. Questi è il meno che stimo fra gli altri amici miei; È un cervellin bisbetico, buono appunto per lei. Gli ho detto che qui venga, dovrebbe esser venuto. Fissarsi in donna Barbara anch'egli l'ho veduto; |