Carlo Goldoni
La donna stravagante

ATTO SECONDO

SCENA QUINTA

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SCENA QUINTA

 

Don Rinaldo solo.

 

RIN

Lo compatisco, a un zio che sta di padre invece,

Che dell'onor si vanta, più tollerar non lece.

E a me chi consigliobarbaro, sì strano,

Di procacciar gl'insulti, di tollerarli invano?

Chi mi avvilisce a segno d'averne alto rossore?

Ah, chi consiglia è un cieco, chi mi avvilisce è amore!

Deggio in fatale tentar l'ultima sorte;

E se mi sprezza ingrata? qual sarà il fin? la morte.

 

 

 


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