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Questa volta m'indusse, più che l'amor, lo sdegno, A usar contra mia voglia un atto di me indegno. Il trattamento strano del zio meco incivile Resemi coll'amante dolce, discreta, umile; Prima che alle mie nozze non diasi il compimento, Veder della germana non vo' l'accasamento. E in pronto non avendo altro miglior partito, La brama in don Rinaldo sollecita un marito. L'amo ancor, non lo nego, ma d'irritarlo ho in uso; Or con note amorose seco mi spiego, e scuso. L'invito, lo addormento, e a far ch'egli mi creda, |