Carlo Goldoni
La donna stravagante

ATTO QUARTO

SCENA TERZA

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SCENA TERZA

 

Donna Livia sola.

 

LIV.

Questa volta m'indusse, più che l'amor, lo sdegno,

A usar contra mia voglia un atto di me indegno.

Il trattamento strano del zio meco incivile

Resemi coll'amante dolce, discreta, umile;

Prima che alle mie nozze non diasi il compimento,

Veder della germana non vo' l'accasamento.

E in pronto non avendo altro miglior partito,

La brama in don Rinaldo sollecita un marito.

L'amo ancor, non lo nego, ma d'irritarlo ho in uso;

Or con note amorose seco mi spiego, e scuso.

L'invito, lo addormento, e a far ch'egli mi creda,

Bastami che mi ascolti, mi basta ch'ei mi veda.

 

 

 


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