IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Il marchese Asdrubale e don Riccardo.
RIC. |
|||||
Ben, che volete dirmi? |
|||||
RIC. |
Dirò, prima di tutto, Che amor sì repentino non fa sperar buon frutto; Che a me venuto siete per la minor germana. E parmi or tal richiesta irregolare e strana. |
||||
A voi non è ben noto il mio temperamento. Son uno che, per solito, si accende in un momento. Chi sa pigliarmi a un tratto, di me fa ciò che vuole; Difficoltà m'irritano, mi seccan le parole. Sarò di donna Livia, s'ella è di me contenta; Concludansi le nozze innanzi ch'io mi penta. |
|||||
RIC. |
Non mi credea rinchiudersi in cavalier sì degno Un cuor di simil tempra, volubile a tal segno. A voi basta un sol punto per divenir marito; Non vo' arrischiar domani di vedervi pentito. Questa maggior nipote m'inquieta, io lo confesso; Ma a lei niente di meno serbo l'amore istesso. All'imprudenza indocile, che forma il suo periglio, |
||||
RIC. |
|||||
RIC. |
|||||
Lo sono al par di lei. |
|||||
RIC. |
|||||
Si cambieran coi miei. |
|||||
RIC. |
|||||
Mi sdegno anch'io per poco. |
|||||
RIC. |
Manderanno due mantici tutta la casa a foco. |
||||
RIC. |
|||||
|
|||||
RIC. |
|
|
|
||
Bene, fino alla sera sarò a soffrir costretto; Perché mi sento in seno... non lo so dir... Cospetto! (parte) |
|
|
|