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SCENA PRIMA
Strada con palazzo di don Riccardo in prospetto, con loggia praticabile e porta chiusa.
RIN. |
Eccomi al duro passo di presentarmi a lei, Col dubbio di vedere schernir gli affetti miei. Quante altre volte, oh quante, mi lusingò vezzosa, Indi languir mi fece, barbara, disdegnosa! Vuole amor ch'io ritorni; l'onor par che l'affretti, Fede prestando intera di onesta dama ai detti. Resistere ostinato, dopo un tenero foglio, Giusta ragion non fora, ma pertinace orgoglio. So che il cuor suggerisce con suoi motivi ardenti, Alla dubbiosa mente i facili argomenti; Ma sia qual esser voglia, la forza o la ragione, Giustificar può un foglio la mia risoluzione. Ma come entrar mi lice colà fra quelle porte, Senza che don Riccardo lo sappia e lo comporte? |