Carlo Goldoni
La donna stravagante

ATTO QUINTO

SCENA QUINTA

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SCENA QUINTA

 

Don Rinaldo solo.

 

RIN.

Misero me! son pieno d'affanno e di rossore.

Saggio l'amico parla, ma non s'appaga il core.

Che dirà donna Livia dell'incivil mio tratto?

Vorrei giustificarmi, vederla ad ogni patto.

Ma il mio dover lo vieta. Chi può, così dispone.

Misera! in un ritiro andrà per mia cagione?

Sì, sì, lo merta, il vedo, lo merta il suo costume;

Amor tutto non togliemi della ragione il lume.

Chi sa che non si cambi nel rigido contorno?

Chi sa che, men volubile, non si corregga un giorno?

 

 

 


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