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Donna Eleonora e don Gherardo.
GHE. |
Udiste? canta il vate d'una Eleonora bella. Se non è la Marchesa... |
D.EL. |
Chi sa ch'io non sia quella? |
GHE. |
Esser vi piacerebbe dal poeta lodata? |
D.EL. |
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GHE. |
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D.EL. |
Voi parlate da scherno, io davver vi rispondo: Torquato è tal poeta, che non ha pari al mondo. Felice quella donna che di sue lodi è degna! Egli co' vivi carmi a rispettarla insegna. Quantunque lusinghiera, nata di stirpe infida, Desta amor, desta invidia all'altre donne Armida. E Clorinda infelice, allor che langue e more, In chi legge i bei carmi, desta pietade e amore. Se lo scrittor felice di me formasse istoria, Voi pur sareste meco a parte di mia gloria. Ma il dolce madrigale non parlerà di me; Son parecchie Eleonore: in Corte siamo tre. L'una serve, egli è vero; di lei non canterà. L'altra è amata dal Duca, rispettarla saprà. |