Carlo Goldoni
Torquato Tasso

ATTO QUARTO

SCENA QUINDICESIMA

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SCENA QUINDICESIMA

 

La Marchesa Eleonora e Torquato.

 

MAR.

Rido de' suoi motteggi; colpevole non sono.

Questo basti al cuor mio.

TOR.

Ah, vi chiedo perdono.

MAR.

Di che?

TOR.

Non saprei dirlo. Dubito avervi offesa.

MAR.

Capace non vi credo.

TOR.

Siete voi la Marchesa?

MAR.

Deh, per amor del cielo, deh tornate in voi stesso.

Svegliatevi, Torquato.

TOR.

Sì, mi risveglio adesso.

Felice me, se nel morir non reco

Questa mia peste ad infettar l'inferno.

Restine amor, venga sol sdegno meco,

E sia dell'ombra mia compagno eterno...

Sani piaga di stral piaga d'amore,

E sia la morte medicina al cuore. (parte.)

 

 

 


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