Carlo Goldoni
Il teatro comico

ATTO SECONDO

Scena Settima. Il Suggeritore col libro in mano, poi Vittoria

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Scena Settima. Il Suggeritore col libro in mano, poi Vittoria

 

SUGGERITORE Animo Colombina. Tocca a Colombina, e poi ad Arlecchino. Non la finiscono mai. Maladetto questo mestiere! Bisogna star qui tre, o quattr'ore a sfiatarsi, e poi i signori comici sempre gridano, e non si contentano mai. Sono vent'ore sonate, e sa il Cielo, se il signor capo di compagnia mi darà nemmeno da pranzo. Colombina. (chiama forte)

VITTORIA Son qui, son qui.

SUGGERITORE Animo, che è tardi. (entra e va a suggerire)

COLOMBINA Povera signora Rosaura, povera la mia padrona! Che cosa mai ha che piange, e si dispera? Eh so ben io cosa vi vorrebbe pel suo male! Un pezzo di giovinotto ben fatto, che le facesse passare la malinconia. Ma il punto sta, che anch'io ho bisogno dello stesso medicamento. Arlecchino, e Brighella sono ugualmente accesi delle mie strepitose bellezze, ma non saprei a qual di loro dar dovessi la preferenza. Brighella è troppo furbo, Arlecchino è troppo sciocco. L'accorto vorrà fare a modo suo, l'ignorante non saprà fare a modo mio. Col furbo starò male di giorno, e collo sciocco starò male di notte. Se vi fosse qualcheduno a cui potessi chiedere consiglio, glielo chiederei volontieri.

 


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