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Parla di sposo meco Lucan, quando mi vede. S'inganna, se capace d'amor per lui mi crede, E più se si lusinga, offrendomi l'onore Di nozze sì sublimi, di vincere il mio cuore. La libertade accetto dalla pietà del cielo; So che contribuito v'ha di Terenzio il zelo. Se suo fu questo cuore finor per mio piacere, Ora sarà di lui per legge e per dovere. Livia sen vien; se meco segue ad essere altera, Vo' contro al mio costume risponderle severa. |
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Sposa sarai tu presto? |
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Di Terenzio? |
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Per far la tua fortuna? |
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Per fare il tuo tormento. |
Libera ancor non sei, moglie non sei tu ancora. Conoscerti, pentirsi di ciò può chi t'adora. |