Carlo Goldoni
Gli uccellatori

ATTO PRIMO

SCENA SETTIMA   La Contessa e Roccolina

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SCENA SETTIMA

 

La Contessa e Roccolina

 

ROCC.

Possibile, signora,

Che non sentite amor?

CONT.

Pur troppo il sento.

Pur troppo un rio tormento

Per cagione d’amor mi cruccia il core,

Ma lo devo celar per mio rossore.

ROCC.

Confidatelo a me.

CONT.

Lo chiedi invano.

ROCC.

Se voi mi palesate

Dove del vostro cor tenda il desio,

Anch’io mi scopro, e vi confido il mio.

CONT.

Ami tu pure?

ROCC.

E come!

CONT.

In sì tenera etade

Anche il tuo core a sospirare è avvezzo?

ROCC.

Eh, ho principiato a sospirar ch’è un pezzo.

 

Cominciato ho a far l’amore

Che non era lunga un dito.

Se dicean: vuol tu marito?

Rispondeva: tignor ti. (Imita i bambini)

Vodo telo, vodo telo,

Vodo bene a cheto chi.

Se mia madre mi dicea:

Dello sposo che vuoi far?

Io ridendo rispondea:

Tol marito voballar.

Or son grandetta,

Son più furbetta,

A un’altra cosa

Deggio pensar.

Voglio uno sposo

Bello e grazioso,

E di buon core

Lo voglio amar. (parte)

 

 

 


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