Carlo Goldoni
Gli uccellatori

ATTO PRIMO

SCENA TREDICESIMA   Toniolo e detti; poi Roccolina e Mariannina

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SCENA TREDICESIMA

 

Toniolo e detti; poi Roccolina e Mariannina

 

TON.

Amici, oh che contento!

Nel ritornar ch’io feci

Alla distesa rete,

Ho trovato gli augei che qui vedete. (mostrando il suo canestro)

 

CEC.

Bravo, bravo Toniolo!

 

PIER.

Teco me ne consolo.

 

TON.

Volete voi che andiamo?

 

CEC.

Tratteniamoci un poco, e riposiamo.

 

PIER.

Sì, sediam fra quest’ombre. (siede nel mezzo)

 

CEC.

Parliam dei nostri amori.

 

TON.

Pubblichiamo una volta i nostri ardori.

 

PIER.

Io non voglio esser primo.

 

TON.

Ed io nemmeno.

 

CEC.

La fiamma del mio seno

A svelare primier sarei ben sciocco.

 

PIER.

Chi dee primo parlar giochiamo al tocco.

 

CEC.

Volontieri.

 

TON.

Son qui.

 

PIER.

Conterò io.

 

CEC.

Badate a non fallar.

 

PIER.

L’impegno è mio.

(Facendosi il ritornello, pensano prima di gettare i punti con le dita; poi Cecco getta due, Toniolo tre e Pierotto quattro, tutti nel medesimo tempo. Dopo di che, Pierotto conta principiando uno da Cecco, due da Toniolo, e tre da lui, così che verrebbe a cadere in lui medesimo il numero nove, e toccherebbe a lui parlar primo)

 

 

PIER.

Due e tre cinque, e quattro nove.

Principiamo: uno, due, tre.

(Doveria toccare a me). (da)

Non va bene, non va bene. (tutti pensano)

 

a tre

Ritorniamo a principiar.

(In questo escono Roccolina e Mariannina)

 

ROCC.

Cosa facciano costoro

Stiamo, amica, ad osservar.

 

MAR.

Se potessi, certo a loro

Una burla vorrei far.

(Tornano a gittar le dita. Cecco getta quattro, Toniolo uno, Pierotto tre; principia da Toniolo, poi da Cecco, poi da lui)

 

PIER.

Quattro e un cinque, e tre fa otto.

 

CEC.

} a due

Principiamo da Pierotto.

TON.

PIER.

Uno e due... Me n’ho avveduto.

Sono accorto, sono astuto.

Io non voglio cominciar.

 

a tre

Ritorniamo a principiar. (pensano come sopra)

 

ROCC.

Sin che sono attenti al gioco,

Vuò appressarmi a poco a poco,

E quei cesti via portar.

 

MAR.

Vengo anch’io, ma fate piano.

Via, passateli in mia mano,

Io vi vengo ad aiutar.

(Roccolina prende li cesti, due li passa in mano di Mariannina,ed il terzo lo tiene per sé, poi si ritirano)

 

PIER.

Uno e due.

 

TON.

Contate bene.

 

PIER.

Uno e due. (li tre gettano le dita)

 

CEC.

Non mi conviene.

 

.

Io non voglio principiar.

 

CEC.

} a due

Tralasciamo di giocar. (s’alza)

TON.

a tre

Voglio andar dalla mia bella

A recar quel che ho pigliato.

 

PIER.

Chi l’ha preso? (cercando il cesto)

 

TON.

} a due

Dov’è andato?

CEC.

PIER.

Chi l’ha rubato?

 

CEC.

} a due

Chi l’ha pigliato?

TON.

PIER.

Voglio il mio cesto.

 

CEC.

} a due

Vuò il mio canestro.

TON.

a tre

Non la voglio sopportar.

 

ROCC.

} a due

Oh che gusto,

Oh che piacere

Il vedere

Questi pazzi a delirar!

MAR.

PIER.

Ladro.

 

CEC.

Briccone.

 

TON.

Furbo.

 

PIER.

Sguaiato.

 

CEC.

Tu l’hai pigliato.

 

TON.

Tu l’hai rubato.

 

PIER.

Corpo di Bacco!

 

CEC.

} a due

Mettilo fuori.

TON.

a tre

Meno rumori:

Rendilo a me.

 

ROCC.

} a due

Cessate, cessate,

Fra voi non gridate.

I cesti pigliate,

Ch’io più non li vuò. (Pongono i cesti in terra)

MAR.

PIER.

} a tre

Teneteli, o belle;

Teneteli, o care.

CEC.

TON.

ROCC.

} a due

Di prederare

Che fare non so. (partono)

MAR.

PIER.

Pazienza!

 

CEC.

Mi spiace.

 

TON.

Soffriamola in pace.

 

a tre

Gli uccelli al mercato

Portare dovrò. (ognuno prende il suo cesto)

 

CEC.

Pesa molto. Cosa c’è?

Questi frutti son per me. (trova dei frutti nel cesto)

 

TON.

Ah, che invece degli uccelli,

Questi fiori son pur belli! (nel cesto trova dei fiori)

 

PIER.

Ah, le quaglie mi han levato,

Ed invece mi han donato

Una calda polentina. (trova nel cesto una polenta)

 

a tre

La Roccolina - la Mariannina,

Cara, carina - volle burlar.

 

ROCC.

} a due

Cari signori - uccellatori, (ritornano e dicono)

Noi vi preghiamo di perdonar.

MAR.

PIER.

} a tre

Brave davvero! - Sì bel pensiero

Il nostro core fa giubilar.

CEC.

TON.

TUTTI

Quegli uccelletti, - così perfetti,

Tutti d’accordo s’han da mangiar;

Si ha da cantare, si ha da ballar.

 


 

 

 


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