Carlo Goldoni
Gli uccellatori

ATTO SECONDO

SCENA QUATTORDICESIMA   Roccolina con Villani armati, e detti

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SCENA QUATTORDICESIMA

 

Roccolina con Villani armati, e detti.

 

ROCC.

Presto, presto, accorrete: (ai Villani)

La signora Contessa

L’ha comandato a me.

Siano presi e legati tutti tre.

CEC.

Ma io sono innocente.

TON.

Ma io non ne so niente.

PIER.

Ed io, vi dico il vero,

Di scherzar coll’amico ebbi pensiero.

ROCC.

Ben bene, si vedrà

Chi è innocente, chi è reo si scoprirà.

Conduceteli intanto

Dinanzi alla Contessa:

Ella ha già deputato

Giudice della causa un laureato.

Quelli che fanno i bravi

Non li posso soffrir: son di buon core,

E posso dire anch’io la canzoncina

D’una bella e gentil Venezianina.

 

Sti buletti, sti bravazzi, (verso Pierotto)

Sti cospetti, sti manazzi,

Non li posso sopportar.

A mi me piase

Quei fantolini,

Quei coresini

De marzapan. (verso Cecco)

Siei benedetti

Dove che i xe. (al Popolo)

Via, sior secaggine,

Vu no ghe intrè. (a Toniolo, e parte)

 

 

 


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