Carlo Goldoni
Gli uccellatori

ATTO SECONDO

SCENA QUINDICESIMA   Pierotto, Cecco, Toniolo, e Villani armati

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SCENA QUINDICESIMA

 

Pierotto, Cecco, Toniolo, e Villani armati.

 

CEC.

Andiam; povero me! Non so che dire,

Temo che la Contessa

Meco sia disgustata, e che non voglia

Del mio disprezzo vendicar le offese. (parte con alcuni Villani)

PIER.

Io mi confido nel signor Marchese. (parte con alcuni Villani)

TON.

Ed io che non ho colpa,

Io che non ho fallato,

Son con gli altri compreso e processato.

Temo che Roccolina,

Di Cecco innamorata,

Voglia, per salvar lui, precipitarmi.

Donne, donne, con voi voglio sfogarmi.

 

Son le donne come i gatt,

Le von esser carezzà.

Se a ghe fe qualche strapazz

Tiran fora quei unghiazz,

Le comenza a graffignar.

Le von sempre dir de sì,

Se de no dis el marì.

Za le donn è natt al mond

Per far l’omo desperar. (parte)

 

 

 


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