Carlo Goldoni
Gli uccellatori

ATTO TERZO

SCENA SECONDA   Cecco e detti

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SCENA SECONDA

 

Cecco e detti.

 

CEC.

(Con reti in spalla) Bondì a vossignoria. (al Marchese, passando)

MARC.

Dove ten vai?

CEC.

Passato è il mezzogiorno,

E ad uccellar fra queste siepi io torno.

MARC.

Ferma, ti ho da parlar.

CEC.

Son qui, signore.

PIER.

Di grazia, una parola. (al Marchese)

MARC.

E cosa vuoi?

PIER.

Intesi a dir da voi

Che, se Cecco era vivo,

Cento doppie di Spagna avreste dato.

Egli è vivo, signor, per mia cagione.

MARC.

Disgraziato, briccone,

Morto o vivo ch’ei sia, tu sei mendace.

PIER.

Mi pagate così?

MARC.

Vattene, audace.

 

PIER.

Oh, cospetto di Bacco baccone!

Son capace di dire e di far.

Maledetto, tu sei la cagione, (a Cecco)

E mi voglio di te vendicar. (parte)

CEC.

Vedi quel bambozzetto,

Che vuol tutti spaventar.

Ma s’ei sente - un po’ di gente,

Egli il primo suol scappar.

 

 

 


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