Carlo Goldoni
Il vecchio bizzarro

ATTO TERZO

SCENA QUATTORDICESIMA

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SCENA QUATTORDICESIMA

 

Clarice e detto.

 

CLAR. E bene, signor zio...

CEL. O nipote, ora appunto pensava a voi.

CLAR. Ed io voleva domandarvi, che cosa ha detto di me il signor Pantalone.

CEL. Ha detto qualche cosa che mi fa sperar bene. Voi lo prendereste volentieri?

CLAR. Se avesse egli trent'anni di meno, perché no?

CEL. E se io in riguardo suo vi facessi una donazione di tutto il mio?

CLAR. Allora poi lo prenderei anche se avesse trent'anni di più.

CEL. Facciamola dunque.

CLAR. Ma con un patto.

CEL. Con qual patto?

CLAR. Che della roba che mi donaste, fossi padrona io e maneggiandola a mio modo, non avessi a dipendere dalla seccatura d'un vecchio.

CEL. A questa condizione non si farà niente.

CLAR. E niente sia.

CEL. Voi mi volete veder morire.

CLAR. Perché?

CEL. Perché solo il signor Pantalone mi potrebbe dare la

vita.

CLAR. Eh, vi vuol altro per guarire dai vostri cancheri.

CEL. (Sputa forte) Che parlare sguaiato!

 


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