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ATTO SECONDO
Scena Settima. Geltruda, Candida, fuori dalla bottega della merciai, e detto
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CONTE E così, signora Geltruda?
GELTRUDA Signore, mia nipote è una giovane saggia e prudente.
GELTRUDA Ma ella m'affatica in verità, signor Conte.
CONTE Scusatemi; se sapeste quel ch'ho passato con una donna! è vero che un'altra donna... (Ma tutte donne!) E così cosa dice la saggia e prudente signora Candida?
GELTRUDA Supposto che il signor Barone...
CONTE Supposto, maledetti i vostri supposti!
GELTRUDA Dato, concesso, assicurato, concluso, come comanda vossignoria.
CONTE Illustrissima. (frà denti, da sé)
GELTRUDA Signore. (domandandogli cosa ha detto)
CONTE Niente niente, tirate innanzi.
GELTRUDA Accordate le condizioni e le convenienze, mia nipote è contenta di sposare il signor Barone.
CONTE Brava, bravissima. (a Candida) (Questa volta almeno ci sono riuscito).
CANDIDA (Sì, per vendicarmi di quel perfido d'Evaristo).
GELTRUDA (Non credeva, certo, ch'ella v'acconsentisse. Mi pareva impegnata in certo amoretto... ma mi sono ingannata).