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Don Eustachio, Don Riminaldo e dette.
EUS. Oh ragazze, che fate qui?
MEN. Aspettavo vossignoria. (a don Eustachio)
LIB. Ed io lei aspettavo. (a don Riminaldo)
RIM. Avete bisogno di qualche cosa?
LIB. Niente, signore, vorrei prendermi una libertà.
RIM. Dite pure; che non farei per la mia cara Libera?
MEN. E io pure gli vorrei dare una cosa, se si contentasse... (a don Eustachio)
EUS. Volete regalarmi? Io accetterò per una finezza.
MEN. La prego di godere per amor mio questo po' di selvatico.
EUS. Volete voi privarvene?
LIB. Noi non mangiamo di questa roba. Anch'io, signor don Riminaldo, la prego di accettare... (gli dà il selvatico)
RIM. Vi sono bene obbligato. Ma noi siamo qui trattati da don Gasparo, amico nostro.
LIB. Lo tenghi per sé, non lo faccia vedere a don Gasparo.
MEN. Lo mandi a regalare a qualche amico suo di città.
LIB. È fresco, fresco; preso questa mattina.
EUS. Da chi l'avete avuto questo selvatico?
MEN. Me l'ha regalato mio zio.
RIM. Non so che dire. Vi sono molto obbligato. (alla Libera)
LIB. Oh caro signore, che cosa non farei per vossignoria?
EUS. Gradisco il vostro buon cuore. (alla Menichina)
MEN. Il mio cuore, signore, gli vorrebbe dare qualche cosa di più.
RIM. Aspettate, qualche cosa voglio donarvi anch'io. Tenete questo fazzoletto da collo. (alla Libera)
LIB. Oh bello! Menichina. Bello! (mostrandole il fazzoletto)
EUS. (Avete niente da dare a me, che mi faccia onore?) (piano a don Riminaldo)
RIM. (Son buon amico. Servitevi). (dà a don Eustachio un involto con del gallone)
EUS. Tenete questo gallone per guarnire un paio di maniche. (alla Menichina)
MEN. Oh bello! Libera. Bello! (mostrando il gallone)
LIB. Il fazzoletto è bello.
LIB. Obbligata. (a don Riminaldo)
MEN. Grazie. (a don Eustachio)
LIB. (Non dite niente, sapete). (alla Menichina, piano)
MEN. (Eh! nemmeno voi). (alla Libera piano)
LIB. (Dirò che me l'ha mandato... una mia sorella). (come sopra)
MEN. (Io dirò che me l'ha donato... chi mai?) (come sopra)
LIB. (Dite ch'io ve l'ho donato). (come sopra)
MEN. (Oh sì, sì, voi). (come sopra)
LIB. Oh andiamo, andiamo, che non ci vedano. Padrone la ringrazio tanto. Verrà a ritrovarmi; questa sera l'aspetto. (a don Riminaldo, e parte)
RIM. Arrivederci. (alla Libera)
MEN. Grazie. La riverisco. (a don Eustachio)
EUS. Vogliatemi bene. (alla Menichina)