Carlo Goldoni
L'incognita

ATTO PRIMO

SCENA QUINDICESIMA

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SCENA QUINDICESIMA

 

Lelio con spada alla mano, ed i suddetti.

 

LEL. Indietro, canaglia, indietro. (colla spada incalza gli uomini)

ARL. (Salva, salva; anderò dal master della posta, e se no ghe posso portar la donna, ghe porterò sto viglietto). (fuggendo)

ROS. (Ahi, destino crudele!) (da sé)

LEL. Siete pur giunta nelle mie mani. (prendendola per la mano)

ROS. Lasciatemi, per pietà.

LEL. Che lasciarvi? Venite meco.

ROS. Ah no, lasciatemi.

LEL. Prima di lasciar voi, lascierò la vita.

ROS. Oh Dio! Dove mi conducete?

LEL. In luogo di sicurezza. Andiamo. (la tira per forza)

ROS. Ahi, ahi!

LEL. Vieni, vieni, ragazza. Dopo avere gridato un poco, ti placherai. (parte con Rosaura)

 

 

 


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