Carlo Goldoni
I mercatanti

ATTO PRIMO

SCENA QUARTA

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SCENA QUARTA

 

Pancrazio, poi Faccenda

 

PANC. Io sono stato sempre un uomo onorato, e tale sarò fin che viverò. Ho de' debiti non pochi, ma ho de' crediti e de' capitali. Se le cose anderanno male, cederò ogni cosa, resterò in camicia, ma non sarò capace di un'impostura.

FACC. Sono andati via.

PANC. Che hanno detto?

FACC. Che l'attenderanno al Bancogiro.

PANC. Voglia il cielo, che vi possa andare.

FACC. Signor padrone, spero che la sorte questa mattina lo voglia consolare.

PANC. In qual maniera?

FACC. Si ricorda vossignoria, che ieri le feci un piccolo discorso di quel medico, che aveva desiderio d'impiegare duemila ducati al sette per cento?

PANC. Me ne ricordo, e mi sovviene ancora di avervi risposto, che il sette per cento non si poteva dare, che il sei alla mercantile si lascia correre, ma non più.

FACC. Eh, caro signor padrone, quando si ha bisogno, si paga anche l'otto, e anche il dieci.

PANC. E così si va in rovina più presto, e così ha fatto mio figlio; ed io per liberarlo da simili aggravi, ho pagato in contanti, e son rimasto scoperto. Ma se non avessi fatto così, non avrei nemmeno cenere sul focolare.

FACC. Egli è qui in sala il signor Dottore; è venuto in persona a offerirglieli; l'ascolti, guardi se per il sei per cento vuol lasciare il denaro, e se può, si approfitti di questa occasione, che nel suo caso non può essere più necessaria.

PANC. Faccenda caro, a prender questi denari ho le mie difficoltà. Se per mia disgrazia i miei creditori mi stringessero per li pagamenti, e dimani fossi costretto a ritirarmi, questo povero galantuomo che ora mi il suo denaro, domani lo avrebbe perduto, ed io avendolo in tal guisa tradito, diverrebbe il mio fallimento criminale, ed oltre le mie sostanze, perderei anche la riputazione. Fallire per disgrazia, merita compatimento; fallire per malizia, è un delitto da assassini di strada.

FACC. Non vuole nemmeno udirlo?

PANC. Fate che venga, gli parlerò. Se si contenterà dell'onesto, supplicherò monsieur Rainmere che li prenda per me. Così il Dottore non li perderà, ed io me ne varrò, se vedrò che possano servirmi a rimaner in piedi, con la speranza di rimettermi e di rimediare al disordine in cui ora sono.

FACC. Ma come mai un uomo di tanta onestà, di tanta prudenza, si è ridotto in istato di dover fallire?

PANC. Disgrazie sopra disgrazie. Fallimenti de' corrispondenti, perdita di roba in mare; e poi mio figlio, quello sciagurato di mio figlio, senza amore, senza riputazione.

FACC. (Povero mio padrone! è veramente degno di compassione). (da sé; parte)

 

 

 


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