Carlo Goldoni
I mercatanti

ATTO TERZO

SCENA TREDICESIMA

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SCENA TREDICESIMA

 

Madamigella Giannina, Beatrice, monsieur Rainmere

 

GIANN. Signor zio.

RAIN. Nipote... Madamigella. (salutando gentilmente Beatrice)

GIANN. Sento che non partirete più così presto. (a Rainmere)

RAIN. No, la partenza è sospesa.

BEAT. Ed io ho sentito con giubilo, che la vostra buona amicizia abbia consolato mio padre.

RAIN. L'ho fatto per lui, e l'ho fatto ancora per voi. (ridente)

BEAT. Per me, signore?

GIANN. Cara amica, non ve l'ho detto che mio zio vi ama?

RAIN. Mia nipote non suol dire delle bugie.

BEAT. Non posso crederlo, se voi volete partire...

RAIN. Io non parto per ora.

GIANN. Prima di partire potrebbe ancora sposarvi.

BEAT. Cara amica, voi mi adulate.

RAIN. Nipote, mi lodereste voi, se prendessi moglie?

GIANN. Signore, vi parlerò con sincerità. Vi loderei più se non la prendeste. Ma avendovi sentito dire più volte, che volete farlo per dare un maschio alla casa amerei che lo faceste piuttosto con Beatrice che con un'altra.

BEAT. (Oh cara amica!) (da sé)

RAIN. L'amate molto questa vostra amica. (a madamigella Giannina)

GIANN. Sì, l'amo assai.

RAIN. Senza interesse?

GIANN. Che interesse posso avere con lei?

RAIN. Non l'amereste per ragion di suo fratello?

GIANN. Può anche darsi.

RAIN. Eh donne! vi conosco.

BEAT. Siete furbo la vostra parte.

RAIN. Siete adorabile.

 

 

 


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