Carlo Goldoni
La moglie saggia

ATTO PRIMO

SCENA SETTIMA

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SCENA SETTIMA

 

Brighella con lanternone, Arlecchino con lume, e detti.

 

BRIGH. Son qua, signor.

OTT. Vattene, è ancora presto. (a Brighella)

BRIGH. Che smorza?

OTT. Sì.

BRIGH. Recipe, un’altra bozza de vin. (smorza e parte)

ARL. Comandela? (a Beatrice)

BEAT. No, no, vattene, ti chiamerò.

ARL. Pazienza. A revéderve all’alba. (parte)

OTT. Sapete pure quanta stima ho per voi.

BEAT. Se aveste della stima per me, non mi fareste arrabbiare.

OTT. Ma se non volete ascoltarmi.

BEAT. Se dite cose che non si possono tollerare.

OTT. Dunque io sono un pazzo. (alterato)

BEAT. Ecco , subito si altera. Con voi non si può parlare. Siete una bestia.

OTT. Sì, sono una bestia. Brighella. (chiama)

BRIGH. Signor.

OTT. Accendi subito.

BRIGH. (Fumo in camin). (da sé, parte)

BEAT. Cose, cose, che se avessi due teste, me ne taglierei una.

OTT. Dico cose che non si possono soffrire.

BEAT. Eh, andate al diavolo. Arlecchino. (chiama)

OTT. Brighella. (chiama)

 

 

 


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