Carlo Goldoni
La moglie saggia

ATTO SECONDO

SCENA QUINDICESIMA

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SCENA QUINDICESIMA

 

Camera in casa della Marchesa.

 

La marchesa Beatrice, poi il servitore

 

BEAT. Più che rifletto alle parole artificiose di Rosaura, più sento al vivo le punture del suo ragionamento. Sono offesa e non so il modo di vendicarmi. Il Conte potrebbe farlo, ma non vorrà o non saprà, e a me non conviene sollecitarlo. Orsù, per primo capo di mia riputazione, tronchisi questa pericolosa amicizia. Si congedi il Conte, e più non venga in mia casa. L’ho mandato a chiamare, e non viene. Anch’io con un viglietto gli spiegherò il mio sentimento. Ehi. (chiama)

SERV. Signora, è qui il signor conte Ottavio.

BEAT. Venga, venga (che viene a tempo). (da sé) Non voglio altro scrivere. (Servitore parte) Venga, ma per l’ultima volta.

 

 

 


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