Carlo Goldoni
La moglie saggia

ATTO TERZO

SCENA OTTAVA

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

SCENA OTTAVA

 

Pantalone e detti.

 

PANT. (Vede li detti abbracciati) Olà! Come! Fia mia! Sior Ottavio! Rosaura! Sior zenero! Sieu benedetti! Oh cari! Oimei! Muoro dalla consolazion. (piange)

ROS. Consolatevi, signor padre, mio marito mi ama.

PANT. Distu da senno?

ROS. È tutto mio.

PANT. Oh caro! (bacia il Conte) Com’ela? Come vala? Alo lassà l’amiga? (a Rosaura)

ROS. (Sì, è tutto mio). (a Pantalone)

OTT. Ah! signor Pantalone, son confuso. Troppe cose si uniscono a rendermi stordito.

ROS. Via, non parliamo di cose tetre. Signor padre, volete che andiamo a Roma?

PANT. Come? A Roma? Senza to mario?

ROS. Oh! ha da venire anche lui. È vero, signor Come?

OTT. Sì, andiamoci quanto prima.

PANT. Oh magari! Tutti insieme. Pare, fia, muggier, mario, oh che compagnia! Oh che conversazion! Torno diesanni più zovene.

 

 

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License