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BERN. |
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ROS. |
Prendi quest'altra manica; (la getta ad una Scolara, e prende un altro lavoro) |
BERN. |
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ROS. |
Farai l'orlo a quest'altro. (getta in terra, e la Scolara lo strascina a sé, e prende un altro lavoro) |
BERN. |
Un po' di carità Per la roba degli altri. |
ROS. |
Oh, voi verrete A insegnarmi il mestier! Che importa a noi |
BERN. |
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ROS. |
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BERN. |
Di drappo. Hai qualche cosa |
ROS. |
Sì, prendete Che per voi con industria ho risparmiato. |
BERN. |
Tu sei proprio un oracolo. E vuoi precipitarti, Giannin non è per te. |
ROS. |
Quello, o nessuno. |
BERN. |
Starai da maritar. |
ROS. |
Sì sì, ma in casa Non ci voglio più star. |
BERN. |
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ROS. |
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BERN. |
Non ti può mantener? |
ROS. |
Che importa a me? Starei sotto una scala; |
BERN. |
Eh, fraschetta, tant'altre Hanno detto così; ma poi col tempo, Cariche di miserie e di bambini, Avrian dato l'amor per sei quattrini.
E rimedio più non v'ha. Ma non è niente: Vengono i figli. O che dolori! Quanti perigli! Ho tanta fame. Povera me! Se ti mariti, Così sarà. |