Carlo Goldoni
Il padre di famiglia

ATTO SECONDO

SCENA QUINTA

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SCENA QUINTA

 

Altra camera di Pancrazio.

 

Fiammetta, fuggendo da Florindo

 

FIAMM. Via, dico, lasciatemi stare.

FLOR. Fermate, sentite una sola parola.

FIAMM. Se volete che io vi ascolti, tenete le mani a voi.

FLOR. Io non vi tocco.

FIAMM. Se non avete giudizio, lo dirò a vostro padre.

FLOR. Possibile che io vi voglia tanto bene, e che voi non mi possiate vedere?

FIAMM. Non vi posso vedere, perché siete così sfacciato.

FLOR. Cara Fiammetta, compatite se qualche volta eccedo; ciò proviene dal grand'amore che vi porto.

FIAMM. Eh, non vi credo.

FLOR. Dal primo giorno che siete venuta in questa casa ho concepito dell'amor per voi. Ogni giorno più è andato crescendo, ed oramai non posso resistere. La vostra modestia mi ha finito d'innamorare, e sono invaghito a segno di voi, che sarei pronto a sposarvi, se voi lo voleste.

FIAMM. Sposarmi?

FLOR. Certamente.

FIAMM. Se credessi che moriste dopo tre giorni, vi sposerei.

FLOR. Perché, crudele, perché?

FIAMM. Perché, dopo tre giorni, son sicura che ve ne pentireste.

FLOR. Sarebbe impossibile che io mi pentissi di una cosa fatta con tanto genio.

FIAMM. Come volete ch'io creda che abbiate genio con me, se fate il cascamorto con tutte le donne?

FLOR. Io! Non è vero. Sono tre mesi che non guardo una donna in faccia, per amor vostro.

FIAMM. Eppure io so che stamattina siete stato da una bella ragazza.

FLOR. Chi ve l'ha detto?

FIAMM. Ho sentito parlarne fra la signora madre ed il vostro maestro.

FLOR. È vero. Quella, da cui sono stato, è una ragazza che vorrebbero che io pigliassi per moglie; ma io non voglio, perché sono innamorato della mia adorabil Fiammetta.

FIAMM. (Se dicesse da vero, vorrei anche tentar la mia fortuna). (da sé)

FLOR. Ebbene che cosa dite? Mi volete veder morire?

FIAMM. Che cosa direbbe di me la vostra signora madre?

FLOR. Niente; quando si tratta di contentarmi, accorda tutto. Mia madre mi ama. M'impegno che, se lo sa, ci sposa colle sue mani.

FIAMM. E il vostro signor padre?

FLOR. In quanto a lui, dica ciò che vuole, mia madre mi ha sempre detto che, se egli mi abbandonerà, mi manterrà colla sua dote.

FIAMM. Se potessi sperare che la cosa andasse così...

FLOR. Sì, cara, non dubitate, anderà bene. In segno dell'amor mio, prendete un tenero abbraccio...

FIAMM. Oh! adagio, è un poco troppo presto.

FLOR. E quando, quando potrò abbracciarvi?

FIAMM. Quando mi avrete sposata.

FLOR. Vi sposo adesso, se voi volete.

FIAMM. Dov'è l'anello?

FLOR. L'ho preso apposta per voi. Eccolo.

FIAMM. Questo è un anello della vostra signora madre.

FLOR. È vero, ella me l'ha dato.

FIAMM. Perché fare?

FLOR. Per porlo in dito della mia sposa.

FIAMM. Ma di qual vostra sposa?

FLOR. Di quella che più mi piacerà.

FIAMM. Se saprà che son io, non se ne contenterà.

FLOR. Contento io, contenta sarà ella pure. Lasciate che vi metta l'anello in dito.

FIAMM. E poi...

FLOR. E poi, e poi, non pensate più in .

FIAMM. (Basta, in ogni caso mi resterà l'anello). (da sé)

FLOR. Lo prendete, o non lo prendete?

FIAMM. Lo prendo.

FLOR. Ecco, o mia cara...

 

 

 


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