Carlo Goldoni
Il padre di famiglia

ATTO TERZO

SCENA DECIMA

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SCENA DECIMA

 

Beatrice che osserva, e detti.

 

FLOR. Prometto esser vostro sposo.

FIAMM. Prometto essere...

BEAT. Che cosa prometti? Che cosa prometti? Disgraziata che sei! E tu vuoi far questo bell'onore alla casa? Vuoi sposare una cameriera?

FLOR. Signora sì, e per questo?

BEAT. Levati tosto dagli occhi miei, parti subito di questa casa. (a Fiammetta)

FIAMM. Signora padrona, abbiate carità di una povera sventurata.

BEAT. Non meriti carità. Via di questa casa, e quanto prima anderai esiliata dalla città.

FIAMM. Pazienza, anderò via, anderò in rovina, e voi signora, sarete stata la causa del mio precipizio. Signora padrona, lo dico colle lacrime agli occhi, il cielo vi castigherà. (parte)

 

 

 


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