Carlo Goldoni
Il padre di famiglia

ATTO TERZO

SCENA QUINDICESIMA

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SCENA QUINDICESIMA

 

Florindo e Fiammetta per mano, e detti.

 

FIAMM. Ma dove andiamo? (a Florindo)

FLOR. Ci fermeremo in una locanda, e domani partiremo dalla città.

ROS. (Stelle, questo è Florindo!) (da sé)

OTT. (Oh diavolo! Florindo con un'altra donna? Al lume di luna non la conosco). (da sé)

FIAMM. Tremo tutta.

FLOR. Anima mia, non temete.

ROS. Traditore, v'ho pur trovato. (prende per mano Florindo)

FLOR. Oimè!

FIAMM. Chi è questa?

FLOR. Non lo so. Chi siete?

ROS. Perfido, son Rosaura da te rapita.

FIAMM. Oh meschina me! Che sento?

OTT. (Tra due litiganti, può essere che il terzo goda). (da sé)

 

 

 


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