Carlo Goldoni
Il padre di famiglia

ATTO TERZO

SCENA VENTIDUESIMA

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SCENA VENTIDUESIMA

 

Trastullo e detti.

 

TRAST. Il colpo è fatto: il signor maestro è in trappola. Lo conducono in carcere.

GER. Meritamente.

PANC. Guardate che sorta d'uomo aveva in casa! Poveri figli! Povero padre! Ma terminiamo la nostra operazione. Animo, signora Rosaura, se ne vada a buon viaggio.

ROS. Signor padre, che dite? (a Geronio)

GER. Va, non ti ascolto.

ROS. E avrete cuore di vedermi partire senza baciarvi la mano?

GER. Non ne sei degna.

ROS. Pazienza! Vedessi almeno mia sorella prima di partire.

GER. Signor Pancrazio, vi contentate che le diamo questa consolazione?

PANC. Perché no? Questo se le può concedere.

GER. Eleonora.

 

 

 


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